Alcolock, arriva in Italia il dispositivo che blocca l’accensione della macchina hai bevuto

Con il nuovo ddl che modifica il codice della strada arriva Alcolock, un dispositivo per combattere la guida in stato di ebbrezza. Ecco tutte le informazioni a riguardo

Alcolock arriva in Italia. Il dispositivo già in uso in alcuni paesi del nord Europa e negli Stati Uniti è arrivato anche nel nostro, come previsto dal nuovo disegno di legge del 27 giugno che modifica il codice della strada. La sua funzionalità è quella di evitare di far guidare le persone che sono in stato di ebbrezza, ma non sarà obbligatorio per tutti. Vediamo come funziona e tutte le informazioni a riguardo.

Alcolock, la nuova frontiera della sicurezza in strada

Il principio di funzionamento di Alcolock è decisamente semplice: si entra in auto, si soffia in un tubo, il sistema controlla che il tasso alcolemico sia a norma di legge, l’auto si accende e finalmente si può partire. Se invece si ha esagerato con l’alcol, la vettura non si mette in moto e bisogna lasciare guidare un’altra persona che sia sobria o attendere la fine della “sbornia”.

L’obiettivo del ddl in cui è contenuto l’utilizzo di Alcolock è quello di ridurre al minimo gli incidenti causati dalla guida in stato di ebbrezza. Il governo sta puntando a introdurre l’obbligo di avere in macchina questo dispositivo per chi viene trovato alla guida con un tasso alcolemico superiore a 0,8.

Bicchiere di alcol e chiavi della macchina poggiate su un tavolo
Immagine | Pixabay @Rawf8 – SocialBoost.it

Già nel 2019 la Commissione Europea aveva approvato una norma al riguardo, che lo rende obbligatorio da luglio 2024 per tutte le nuove immatricolazioni di veicoli.

La Svezia è stata la prima nazione europea ad adottare l’obbligo di Alcolock sui veicoli per il trasporto pubblico, mentre la Finlandia lo ha adottato per i veicoli commerciali e gli scuolabus. In Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Polonia, Portogallo e Gran Bretagna, il dispositivo, invece, è presente sui mezzi commerciali pesanti.

Negli Stati Uniti invece sono ben 400mila le vetture che lo hanno montato, ma le polemiche non sono mancate: oltre che a dover fare il controllo all’avvio della vettura, infatti, bisogna ripetere il test durante la guida, il che ha portato a un aumento delle distrazioni e ha causato diversi incidenti.

I costi sono diversi da paese a paese: negli States l’installazione ha un prezzo compreso tra i 70 e i 150 dollari e un prezzo mensile di locazione tra i 60 e i 90 dollari, che fanno arrivare il prezzo a circa 1000 dollari all’anno. In Belgio, invece, i prezzi sono decisamente più alti, arrivando a toccare quasi 4000 euro all’anno.

Per quanto riguarda i costruttori delle automobili, a quanto si legge sul sito di Mercedes Svizzera: “Per il cosiddetto sistema Alcolock, il controllo integrato del tasso alcolemico, è al momento necessaria soltanto un’interfaccia standardizzata dotata di un adeguato cablaggio. Il dispositivo di controllo in sé non risulta ancora incluso nella nuova direttiva, dal momento che sistemi già celebri e basati sull’analisi del fiato sono ancora relativamente facili da aggirare. Pertanto, l’Alcolock definitivo non è ancora disponibile sul mercato”.

A preoccupare sono le modifiche che andrebbero fatte sulle auto già immatricolate: se il montaggio in fabbrica di un sistema Alcolock risulta essere di facile attuazione, la situazione cambia per i dispositivi da montare successivamente all’acquisto. In un panorama automobilistico dove il ruolo di software e centraline è sempre più importante, si aprono molti interrogativi sulle modifiche necessarie agli automobilisti condannati per aver guidato sotto l’effetto di alcol. A questo si aggiunge il controllo su chi effettua realmente il test, se il guidatore o passeggeri.

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