Esistono asteroidi che hanno una peculiarità davvero strana: possiedono il nome di personaggi famosi. Ma per quale motivo? Ecco la risposta
Nel Sistema Solare, abbondano oggetti di varie forme e dimensioni che orbitano attorno al Sole, e la maggior parte di essi è categorizzata come asteroidi. Gli asteroidi sono simili ai pianeti per composizione chimica, ma si distinguono per la loro forma irregolare, poiché non sono abbastanza grandi da assumere una forma sferica. Una gran quantità di asteroidi risiede nella fascia tra le orbite di Marte e Giove. Questi asteroidi rappresentano i residui rimasti dalla formazione del Sistema Solare, rimasti praticamente invariati nel corso dei miliardi di anni. Lo studio degli asteroidi è cruciale per comprendere l’origine e l’evoluzione del nostro Sistema Solare. Esistono alcuni asteroidi che, però, differiscono dagli altri per via del loro… nome! Esistono, infatti, corpi celesti di questo tipo che portano il nome di alcuni personaggi famosi. Ma per quale motivo? Ecco la risposta.
Asteroidi che hanno il nome di personaggi famosi: ecco il motivo della loro strana nomenclatura
Prima di vedere il motivo per cui alcuni asteroidi hanno nomi così particolari, è bene sapere come funziona l’iter per la nomenclatura. Il processo è lungo e può estendersi anche per decenni, ma comincia sempre con la scoperta del corpo celeste. Per essere considerato ufficialmente, l’oggetto deve essere visibile nel Sistema Solare per almeno due notti di osservazione e non deve essere presente in nessun database esistente: è quindi un oggetto nuovo. A questo punto, il Minor Planet Center dell’Unione Astronomica Internazionale gli assegna una sigla provvisoria che indica principalmente l’anno della scoperta seguito da delle lettere che indicano il periodo dell’anno.
La seconda lettera e le cifre finali indicano l’ordine di scoperta di quell’asteroide rispetto agli altri scoperti nello stesso periodo. La sequenza è complessa: i primi 25 asteroidi vengono identificati da A a Z (escludendo la I), seguiti da A1 a Z1 (dal 26 al 50), da A2 a Z2 (dal 51 al 75), e così via.
Tuttavia, questo nome è temporaneo. Quando l’oggetto è stato osservato abbastanza a lungo da permettere la precisione nella determinazione della sua orbita e quindi della sua posizione anche in futuro, viene assegnato un numero seriale unico e permanente.
Ma come si può assegnare un nome specifico? Una volta che riceve il suo numero seriale permanente, l’Unione Astronomica Internazionale concede al suo scopritore o scopritrice (che può anche essere chi, con successive osservazioni, ha precisato l’orbita del corpo celeste) la possibilità di proporre un nome entro 10 anni dall’assegnazione del numero. Affinché il nome sia accettato dal Working Group dell’Unione Astronomica Internazionale, deve rispettare precise regole elencate sul sito del Minor Planet Center:
- Deve avere al massimo 16 caratteri;
- Preferibilmente dovrebbe essere composto da una sola parola;
- Deve essere scritto in caratteri latini (anche traslitterazioni sono accettate);
- Deve essere pronunciabile in almeno una lingua;
- Non deve essere offensivo;
- Non deve essere il nome di un personaggio politico o militare morto da meno di 100 anni;
- Non deve essere il nome di un marchio o avere fini commerciali;
- Preferibilmente non dovrebbe essere il nome di un animale domestico.
Esistono, inoltre, regole specifiche per diverse categorie di asteroidi; ad esempio, quelli che si avvicinano all’orbita di Nettuno devono essere nominati secondo la mitologia marina. Se la proposta è ritenuta accettabile dal Working Group, quel nome diventa l’ufficiale per l’asteroide una volta pubblicato nei bollettini regolari dell’Unione Astronomica Internazionale.
Il comitato accetta al massimo due proposte ogni due mesi per ciascun scopritore o scopritrice. I nomi assegnati solitamente derivano dagli scopritori stessi, dai loro collaboratori, da figure mitologiche (per certe tipologie di asteroidi) o da figure prominenti nel campo astronomico.