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Barbara D’Urso rompe il silenzio: la sua amarezza dopo l’addio a Pomeriggio 5

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Ilaria Macchi

Barbara D’Urso non sarà più alla guida di “Pomeriggio 5” dopo ben 15 anni. A distanza di pochi giorni dall’annuncio, ora è la conduttrice a parlare e a dire apertamente quanto sia rimasta male per il trattamento ricevuto da Mediaset.

Impossibile non definire Barbara D’Urso una delle colonne di Mediaset, azienda con cui vantava un rapporto pluridecennale e dove ha avuto modo di condurre diversi programmi, al punto tale da avere pochissimo tempo per riposare. Nel pieno della pandemia lei era in onda praticamente sei giorni su sette, con l’obiettivo anche di informare gli italiani su come fosse meglio comportarsi, cercando di mettere a freno la paura che tanti avevano in quel periodo. Ora, invece, si è deciso di dare una svolta: da settembre non sarà più lei a condurre “Pomeriggio 5”, nonostante sia più che normale per molti associare la trasmissione al suo volto e al suo nome.

Barbara D’Urso non condurrà più “Pomeriggio 5” – Foto | Canale 5 – Socialboost.it

Piersilvio Berlusconi non ha però deciso di sostituirla con una risorsa interna, bensì ogni ogni probabilità con Myrta Merlino, che ha chiuso il suo rapporto con La7, dove era al timone de “L’Aria che tira”. Solo ora Barbara ha deciso di dire la sua sull’accaduto, sottolineando quanto tutto sia arrivato in modo inaspettato, ma soprattutto con poco rispetto nei suoi confronti.

L’amarezza e il dolore di Barbara D’Urso

Il comunicato con cui si annunciava la decisione di non affidare più “Pomeriggio 5” a Barbara D’Urso lasciava trasparire un’unità d’intenti. Anzi, si parlava anche della volontà di Mediaset di affidarle altri progetti da qui a dicembre, periodo in cui scadrà il suo contratto. E invece la situazione sarebbe diversa, come ha rivelato la diretta interessata: “La cosa che mi fa più male è che non mi hanno permesso di salutare il mio pubblico – ha detto in un’intervista a ‘Repubblica’ -. Io non ho concordato niente. Ne ho sopportate tante, forse un giorno lo racconterò. Ho messo la testa sotto l’acqua, perché lavoravo con passione. Ma questa volta no.

Questa è l’occasione per lei anche per tornare a quanto accaduto il 26 marzo, quando dall’account ufficiale Twitter dell’azienda partì un insulto rivolto a lei e a Mara Venier: “Il 26 marzo ero a teatro a Bari. Su Canale 5 andava in onda Verissimo e su Rai 1 Domenica In, col mio videomessaggio di 90 secondi per la mia amica Gabriella Labate, la moglie di Raf. Messaggio autorizzato dal direttore delle news Crippa e da Restelli. Bene. Sull’account QuiMediaset esce il seguente tweet: “Che cosa antipatica. Troie mi pare azzeccato Silvy”, sotto la foto mia e di Mara. Resta solo 2 minuti, chi ha le chiavi per entrare lo cancella. L’account dichiara di essere stato hackerato e il giorno dopo QuiMediaset si scusa con le persone offese e i follower ammettendo che è stato un errore interno. Nessuno mi chiede scusa, in fondo sono stata chiamata “troia”. Ho due figli che non vogliono mai apparire, si sono chiesti: possibile che l’azienda dove lavora da anni la chiami troia? Dopo tre giorni il capo della comunicazione mi chiede scusa privatamente ammettendo che tutto è partito dal suo piccolo gruppo di persone che si occupa, appunto, della comunicazione”.

Il futuro professionale di Barbara D’Urso è incerto – Foto | Canale 5 – Socialboost.it

Da allora lei ha continuato a lavorare, ma ha iniziato a maturare l’idea che non tutti la apprezzassero: “Ho cominciato a pensare che forse a Mediaset non ero più gradita. Pongo il dubbio a Lucio Presta, che nel frattempo si occupa professionalmente di me e con cui mi confronto: “Se non mi vogliono più bene, vado via”.

E invece le sarebbero arrivate rassicurazioni importanti, al punto tale da pensare non solo al rinnovo del contratto, ma anche di poter guidare “Pomeriggio 5” per altre due stagioni: “Giorni dopo mi informano ufficialmente che l’editore resta del suo parere, stesse condizioni economiche e editoriali, sicuro che si potrà trovare qualcosa in prima serata. Attendo fiduciosa”.

Promesse non mantenute

Il 2 giugno, giorno dell’ultima puntata del programma, lei aveva dato appuntamento al pubblico a settembre, convinta di poter tornare regolarmente in onda. Le cose sono però precipitate: “Vado in campagna, Lucio dialoga con l’azienda, che conferma di voler trovare un prime time. Il 26 giugno lo chiamano: “Ti può ancora essere utile chiudere in anticipo il contratto?. C’è la possibilità di far cominciare Pomeriggio 5 da chi lo condurrà dopo”. Non è utile, a fine giugno coi palinsesti chiusi dove si va? Potevano dirlo ad aprile. Sentenza definitiva. Chiunque sarà, comincerà a settembre, non a gennaio. Il 28 vengo a sapere che dopo 15 anni non ci sarò più”.

A fare male sono le modalità con cui questo è avvenuto, oltre all’accusa di mandare in onda contenuti trash: “I modi sono inaccettabili. Mi hanno ferito profondamente. Prendi questa decisione senza dirmi nulla e senza darmi la possibilità di salutare i miei spettatori. Fabio Fazio è andato via e ha salutato tutti, come Serena Bortone. Io non ho potuto ringraziare nessuno. E il comunicato: non ho concordato niente, mi hanno lasciato a casa in pochi giorni. Ho letto: “Via il trash”, “La D’Urso trash”. Che cos’è trash? Una volta per tutte. Perché fino a tre anni fa a Live – Non è la D’Urso a mezzanotte e mezza i personaggi non erano di serie A? Primo: col budget che man mano si era ridotto chi chiamavo? Secondo: io da anni conduco Pomeriggio Cinque col tailleur, occupandomi rigorosamente di cronaca, e perché continuano a dirmi trash? Se fossi trash, col programma sotto testata giornalistica avrei un richiamo dal cdr. Mai successo. Anche i giornalisti che lavorano con me sono trash? Vedo su Canale 5 cose molto molto trash. Non solo non vengono fermate, ma vengono esaltate.

 

Ilaria Macchi

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Ilaria Macchi

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