La Corea del Sud ha modificato il suo storico metodo per il conteggio dell’età e così Kim Min-Jae, difensore del Napoli in procinto di trasferirsi al Bayern Monaco, ha 26 anni e non più 27. Vediamo com’è stato possibile.
Kim Min-Jae, difensore del Napoli campione d’Italia, è in procinto di trasferirsi al Bayern Monaco. Il calciatore coreano di Seria A arriverà, però, in Baviera ringiovanito di un anno. Una stregoneria? Qualche errore nei documenti? Niente di tutto questo. Merito, invece, di una modifica alle leggi del suo Paese d’origine: cambia, infatti, il calcolo dell’età in Corea del Sud, che in precedenza ne adottava uno tradizionale e molto particolare.
La Corea del Sud ha cambiato il suo metodo per calcolare gli anni anagrafici. A partire da ieri, mercoledì 28 giugno 2023, il Paese asiatico ha adottato il metodo riconosciuto a livello internazionale, abbandonando definitivamente quello tradizionale. Ma in cosa consisteva? Il meccanismo era, in sé, abbastanza semplice: alla nascita i bambini avevano automaticamente un anno, per poi compiere gli anni successivi ogni 1° gennaio. Una tradizione in passato diffusa anche in Cina e Giappone, che l’hanno, però, abbandonata da tempo.
In sostanza, per fare un esempio, un bambino nato a marzo 2000 avrebbe avuto un anno e ne avrebbe compiuti due a gennaio 2001. Di contro, un bambino nato il 31 dicembre 2000, avrebbe compiuto due anni il giorno dopo la sua nascita, complice il passaggio nell’anno nuovo.
Per questo motivo, il cambio nel calcolo dell’età in Corea ha fatto ringiovanire Kim Min-Jae. Il calciatore è, infatti, nato il 15 novembre 1996 e, per il vecchio metodo di conteggio coreano, aveva 27 anni. Con l’entrata in vigore della nuova legge, approvata a dicembre dello scorso anno, Kim si trova adesso ad avere 26 anni e a novembre 2023 compirà, quindi, 27 anni e non più i 28 previsti con l’arrivo del 2024. Nella sua stessa situazione si trovano moltissimi altri coreani, come per esempio il noto collega Son Heung-min, calciatore del Tottenham. In alcuni casi, gli anni in meno saranno addirittura due.
Come detto, la legge è entrata in vigore e il metodo di conteggio tradizionale è stato ufficialmente abbandonato. Verrà, però, almeno per il momento mantenuto il vecchio metodo per quanto riguarda l’età in cui si inizia ad andare a scuola, quella in cui si può bere alcolici e, infine, quella in cui si può accedere al servizio militare, che in Corea del Sud è ancora obbligatorio e dura ben ventuno mesi.
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