Carlos Santana è stato duramente criticato per una frase discriminatoria pronunciata sul palco durante un concerto in New Jersey. Il chitarrista, resosi conto, ha poi provato a spegnere le polemiche chiedendo scusa.
Prima un lungo discorso, ritenuto da molti discriminatorio, poi, dopo qualche settimana, il passo indietro e le scuse. Carlos Santana è recentemente finito nell’occhio del ciclone. Il chitarrista, durante un suo concerto, ha pronunciato alcune frasi che non sono piaciute a tanti e che l’hanno costretto a correre ai ripari. Vediamo, allora, cos’ha detto e come ha poi provato a rimediare.
Santana e le frasi incriminate durante un concerto
Il discorso che ha portato Santana al centro della polemica è stato pronunciato sul palco dell’Hard Rock Hotel & Casino di Atlantic City in New Jersey, negli Stati Uniti. Il concerto si è svolto a luglio, ma la bufera si è scatenata soltanto in seguito. Nelle settimane successive al live, infatti, sui social hanno iniziato a circolare i video del suo discorso, diventati presto virali. Nello specifico, Santana, sul palco, si è lanciato in un monologo sulla transizione di genere.
“Quando Dio ha creato me e te, prima che uscissimo dal grembo materno, sapevamo chi e cosa eravamo – ha detto –. Poi, quando cresci, vedi le cose del mondo e inizi a credere che potresti essere qualcosa di diverso che ti suona bene. Ma sai che non è giusto, perché una donna è una donna e un uomo è un uomo. Ed è tutto. Poi qualunque cosa tu voglia fare a casa tua, sono affari tuoi, a me sta bene“. Parole che, chiaramente, hanno prestato il fianco a moltissime polemiche.
Le scuse, prima tiepide poi complete
Le frasi pronunciate da Santana, come detto, hanno fatto in fretta il giro degli Usa e del mondo. Il chitarrista si è così trovato nell’occhio del ciclone. In un primo momento, ha deciso di mostrare vicinanza alla comunità Lgbtq, senza però chiedere direttamente ed esplicitamente scusa: “Voglio onorare e rispettare tutti gli ideali e tutte le credenze, che siano Lgbtq o meno. Questo è il pianeta del libero arbitrio, un dono che è stato fatto a tutti noi. Perseguirò l’obiettivo di essere felice e di divertirmi, affinché tutti credano in ciò che vogliono e lo facciano nel profondo e senza paura alcuna. Ci vuole coraggio per crescere e brillare nella luce che si è, per essere veri, genuini e autentici. Cresciamo e impariamo a far brillare la nostra luce con amore e complimenti“. Un discorso che, evidentemente, non ha convinto i suoi detrattori e quanti si erano sentiti offesi dalle parole pronunciate durante il concerto.
Santana, quindi, ha provato di nuovo a spegnere la polemica. Questa volta, però, l’ha fatto chiedendo scusa in maniera esplicita alla comunità trans. Per farlo ha scritto a Billboard, inviando un comunicato. “Sono dispiaciuto per l’insensibilità delle mie parole – si legge nella nota –. Non riflettono il fatto che intendo onorare e rispettare tutti gli ideali e tutte le convinzioni. Comprendo che quel che ho detto ha offeso delle persone, non era mia intenzione farlo. Mi scuso sinceramente con la comunità transgender e con chiunque io abbia offeso“.