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Curiosità

Cavalli, le curiosità che li appassionati non possono ignorare

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Federico Liberi

I cavalli sono animali affascinanti e amati da tantissime persone, ma siete sicuri di conoscerli a fondo? Vediamo alcune curiosità davvero interessanti!

Il cavallo è un animale che, praticamente da sempre, vive e lavora a stretto contatto con l’uomo. Negli anni, infatti, ha rivestito un ruolo decisamente importante in ambiti come la caccia, le guerre, l’agricoltura, l’industria, fino ad arrivare anche allo sport. Sono tantissime le persone che hanno una forte passione verso questi quadrupedi, ma siete davvero sicuri di conoscerli così bene? Vediamo alcune sorprendenti curiosità sui cavalli!

Alcune affascinanti curiosità sui cavalli

Sono animali decisamente antichi. Come detto, cavalli e uomini vivono a stretto contatto da davvero tanti anni, ma quanti di voi sapevano che, la razza araba (la più antica) ha avuto origine nel 3000 a.C. circa? Questa razza è poi riuscita a trasmettere i suoi geni per generazioni, fino ad arrivare a oggi. Oltre alla sua lunga storia, si differenzia per la sua caratteristica anatomia: ha una costola, un osso lombare e due vertebre in meno rispetto agli altri cavalli.

È considerato uno degli animali più forti al mondo. Secondo gli esperti, i cavalli da tiro sono gli animali più forti al mondo subito dopo gli elefanti. Questi, infatti, possono esercitare una forza proporzionale al proprio peso e, nel 1893, uno di questi esemplari è riuscito a trainare da solo un carico di 128 tonnellate di peso.

Immagine | Pixabay @petesphotography – SocialBoost.it

Hanno vista assolutamente unica e particolare. I cavalli sono dotati di una vista che gli consente di vedere attorno su entrambi i lati con uno qualsiasi dei loro occhi. Hanno però un difetto: hanno una zona cieca proprio davanti alla fronte.

Sono tra i mammiferi con gli occhi più grandi. Rimanendo proprio in tema occhi, i cavalli risultano essere nella lista dei mammiferi con gli occhi più grandi. Vengono superati solamente da foche, struzzi e balene.

Distinguono i sentimenti e capiscono cosa sia la morte. Forse è proprio grazie alla loro sensibilità che i cavalli e gli uomini hanno legato così tanto nel corso degli anni. I cavalli, infatti, sono in grado di distinguere i vari sentimenti delle persone, come amore, tristezza, rabbia, felicità e molti altri. Inoltre, secondo gli studi, i cavalli possono addirittura provare tristezza (e rimanere tristi a lungo) per la morte di un loro simile o del proprio cavaliere.

Percepiscono il respiro del proprio cavaliere. Un’altra curiosità sui cavalli è che, essendo animali da preda, sono molto percettivi. Possono intuire ciò che la persona prova semplicemente attraverso il suo respiro e usarlo come segnale di pericolo per ciò che succede nell’ambiente circostante.

Hanno una memoria molto sviluppata. Così come noi essere umani, anche i cavalli sono dotati di un’ottima memoria e di un’eccellente capacità di memorizzazione. Nel corso della notte, secondo gli esperti, il cavallo si rilassa e in questo modo riesce a ricordare tutto ciò che ha imparato durante il giorno, lo assimila e lo fa suo per diverso tempo. Proprio per questo motivo alcuni comportamenti dei cavalli sono dovuti a situazioni spiacevoli che vengono ricordate sottoforma di trauma.

Hanno un’aspettativa di vita abbastanza alta. L’aspettativa di vita di un cavallo è di circa 25/30 anni. L’esemplare che visse più a lungo morì all’età di 62 anni, vivendo dal 1760 al 1822. Si chiamava Vecchio Billy ed era originario del Lancashire, in Inghilterra.

Al mondo ci sono decisamente tanti esemplari. Attualmente, nel mondo, vivono circa 75 milioni di cavalli. La Cina, oltre ad essere uno dei Paesi più popolati da esseri umani (è stata superata da poco dall’India), è anche la Nazione più popolata da cavalli: sono circa 10 milioni gli esemplari qui presenti.

Bevono tantissima acqua ogni giorno. Per via delle loro grandi dimensioni, i cavalli hanno bisogno di una grande quantità di liquidi ogni giorno, fino ad arrivare a circa 25/30 litri. Naturalmente, come è abbastanza intuibile, nei periodi estivi questa quantità cresce.

Possono dormire in piedi. Questa curiosità probabilmente la sanno un po’ tutti, ma sapreste dire perché i cavalli hanno questa capacità? Ciò è legato al fatto che esistono due tipologie di sonno, uno “sincronizzato” e quello REM. Nel primo caso, le onde cerebrali sono corte ed il cervello è poco attivo, ma non completamente addormentato. Il cavallo, dunque, è in grado di riposare, ma si sveglia facilmente.

Non esistono più cavalli selvaggi. Probabilmente tutti avranno visto il cartone animato “Spirit”, e per questo motivo saranno rimasti affascinati dalla figura del cavallo selvaggio. A oggi, però, non esiste più questa tipologia di cavallo. Un animale, per essere definito “selvaggio”, infatti, non deve aver avuto discendenti addomesticati dall’uomo. Il cavallo a causa della stretta relazione con l’uomo, per il quale è stato il principale mezzo di trasporto fino al Novecento, non può quindi essere definito un animale selvatico.

Federico Liberi

Sono laureando in Psicologia dei processi sociali all’Università di Roma “La Sapienza”. La mia più grande passione insieme alla scrittura è il calcio, ma mi piace rimanere informato sullo sport a 360 gradi oltre che sull’attualità e la politica. Nel 2020 è stato pubblicato su Amazon un mio saggio sulla Programmazione Neuro-Linguistica

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