Quando il caldo impazza riuscire a studiare diventa un’impresa alla Mission Impossible. Non disperate, vi sveliamo alcuni trucchi.
L’estate è la stagione dei bagni la mare, delle passeggiate serali con gli amici, dei tuffi in piscina e del divertimento lontano dalla scuola. Non è così, però, per tutti gli studenti. Chi durante l’anno non si è impegnato a sufficienza ed è stato rimandato a settembre con due o tre materie dovrà studiare per recuperare il debito e non essere bocciato.
Poi ci sono gli studenti universitari che non possono evitare di preparare materie per l’autunno. E coloro che devono accedere all’università superando test complicati che necessitano di uno studio approfondito (medicina e ingegneria, ad esempio). Insomma non tutti possono dimenticarsi dello studio durante luglio e agosto. Ma concentrarsi può diventare veramente difficile con il caldo che scioglie ogni buon proposito. Ebbene, basta conoscere alcuni trucchetti e l’afa non sarà più un problema e non si avranno più scuse per rimandare l’inevitabile.
Studiare quando le temperature superano i trenta gradi è impossibile. Lo dice anche uno studio della Cornell University. Per un buon rendimento è necessario che ci siano condizioni ambientali ottimali e favorevoli nonché una temperatura equilibrata. Posti umidi, caldi, opprimenti non consentiranno di raggiungere l’opportuna concentrazione.
Prima di gettare i libri in terra e rinunciare, dovete provare alcuni semplici trucchi che potrebbero modificare la situazione. In primo luogo occorrerà accettare di dover dedicarsi allo studio. Suggeriamo di redigere una lista di motivazioni allo studio semplicemente rispondendo alla domanda “se studio quali vantaggi avrò e quali conseguenze?”
Poi bisognerà scegliere il luogo adatto, quello senza tante distrazioni. Via il cellulare, le consolle, la radio. Ogni distrazione toglierà tempo allo studio e allontanerà il momento dello svago. Meglio evitare di stare ore dietro ai libri. Concedetevi delle pause ricordando, però, che la mezz’ora di studio dovrà essere intensa. Durante il break non si deve stare al cellulare ma fare uno spuntino, sgranchire le gambe, bere.
Di fondamentale importanza, poi, la pianificazione dello studio. Avete un numero di argomenti da ripassare? Suddividete il lavoro in modo equo senza dovervi scapicollare a ridosso dell’esame o del test. Può sembrare strano, infine, ma si consiglia di studiare in casa e di ripassare altrove. Prima l’acquisizione delle nozioni, poi un auto-interrogazione per scoprire lacune nella preparazione in un ambiente differente.
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