Criptidi, cosa sono? I più strani descritti nel corso degli anni

Dall’abominevole creature delle nevi ad un feroce cane succhia-capre con gli aculei lungo la schiena, ecco alcuni dei criptidi più terrificanti e ritenuti reali

Non solo esiste la parola “criptidi”, ma esiste anche la criptozoologia: la materia che studia le creature ipotetiche – potremmo usare il nomignolo “animali fantastici”, prendendo spunto da J. K. Rowling – la cui esistenza è oggetto di speculazione e leggende metropolitane.

La loro presunta esistenza è ancora oggetto di dibattito, ma una cosa è certa: molti vogliono crederci, alcuni con semplice entusiasmo, altri con determinata caparbia.

In questo articolo scopriremo cos’è un criptide e quali sono i più strani “avvistati” – o “pensati”? – nel corso degli anni.

Che cosa sono i “criptidi”

Il termine criptide si usa per indicare un Uma (dall’inglese, un Unidentified Mysterious Animal, quindi un “animale misterioso non identificato“), la cui esistenza è sostenuta solo da leggende e tradizioni, spesso di presunti e sbalorditivi avvistamenti, ma non da prove scientifiche.

Scorrere la lista dei criptidi sui siti specializzati è impressionante, sono numerosissimi, dai più noti, come il Bigfoot o il Chupacabra, ai meno conosciuti e probabili, come il Mothman, senza dimenticare ominidi, sauri marini, dinosauri non estinti e compagnia “bella”.

Eppure, talvolta, il confine tra scienza e pseudoscienza non è così marcato. Facciamo dunque una carrellata di criptidi più e meno famosi, andando a conoscere la loro storia e lo stupore che questa ha causato.

Il Mothman: l’Uomo Falena presagio di morte

Era una notte tempestosa quando il Mothman apparve per la prima volta. I testimoni raccontano che la creatura era alta quasi due metri e mezzo, con ali che si estendevano per tre metri o più. I suoi occhi brillavano di rosso e aveva uno strano volto, quasi a ricordare quello di un umano.

Alcuni dicono che il Mothman sia un presagio di morte e ritengono che la sua apparizione, avvenuta poco prima del 15 dicembre 1967, abbia preannunciato il crollo del Silver Bridge, un tragico avvenimento riportato in quella data.
Il Silver Bridge, ponte che collega la West Virginia all’Ohio, infatti crollò senza preavviso. Decine di auto precipitarono nelle gelide acque del fiume Ohio e purtroppo 46 persone morirono nell’incidente. Che si creda o meno al criptide alato, una cosa è certa: la caduta improvvisa del Silver Bridge rimane uno dei più letali crolli di ponti nella storia degli Stati Uniti.

Da allora, il Mothman è stato associato ad altri disastri, tra cui gli attacchi dell’11 settembre e il disastro nucleare di Fukushima, benché questo sia accaduto ben prima del presunto avvistamente. Sebbene negli ultimi anni non siano stati confermati avvistamenti del cosiddetto Uomo Falena, alcuni ritengono che continui ad annidarsi nell’ombra di Point Pleasant, una località del New Jersey, in attesa di scatenare il terrore su coloro che incrociano il suo cammino.

Il criptide più famoso del mondo: Loch Ness

Per secoli, le persone sono state affascinate dalle storie di questa creatura gigante che vive nelle profondità di Loch Ness, in Scozia. Spesso viene descritta come una grande bestia acquatica, dal corpo serpentino e dal collo notevolmente lungo.

Si riporta che il primo avvistamento del mostro di Loch Ness risalga al 565 d.C., quando San Columba – uno dei monaci successivamente santificati più conosciuti della storia del Regno Unito – avrebbe visto una creatura emergere dall’acqua. Da allora, molte altre persone hanno riportato avvistamenti del mostro di Loch Ness, ma la sua esistenza non è mai stata comprovata dalla scienza.

Alcuni ritengono che la creatura sia un rettile marino preistorico noto come plesiosauro, estintosi milioni di anni fa. Altri ritengono che sia una bufala, o che sia semplicemente un grosso pesce davvero esistito, altri una tartaruga. Indipendentemente da ciò che può essere o meno, il Mostro di Loch Ness è diventato una parte essenziale del folklore scozzese, e rimane una delle leggende più affascinanti, conosciute e credute al mondo.

Lago scozzese con un castello medioevale a lato destro
Foto Unsplash | @RamonVloon – Socialboost.it

Bigfoot: nelle foreste del Nord America

Creatura gigante, pelosa, scimmiesca e continuamente menzionata nella cinematografia statunitense, il Bigfoot abiterebbe le foreste del Nord America.

È timido e non ama essere visto dagli esseri umani, ma per anni le persone hanno affermato di averlo visto tra gli alberi, senza mai fornire prove conclusive. Qualche scienziato ritiene che questo famoso criptide sia un tipo di primate non ancora scoperto, mentre altri pensano che non sia altro che una leggenda.

Molte persone hanno cercato il Bigfoot nell’America settentrionale, ma la sua esatta ubicazione rimane un mistero. Alcuni ritengono che questa creatura viva tra le fitte foreste del Pacifico nord-occidentale, mentre altri pensano che possa aggirarsi tra le montagne della California, o nelle paludi della Louisiana. Ovunque si nasconda, il Bigfoot è riuscito a “sfuggire alla cattura” per secoli.

Lo yeti dell’Himalaya: una storia di avvistamenti famosi

Lo yeti è una creatura mitica che si dice abiti le montagne dell’Himalaya. Sebbene nel corso degli anni siano stati avvistati numerosi yeti, nessuno è stato in grado di fornire una prova definitiva della loro esistenza. Alcuni ritengono che gli yeti siano animali simili agli orsi, mentre altri credono che siano un tipo di scimmia.

Il primo avvistamento di yeti risale al 1832, quando l’esploratore britannico B.H. Hodgson si imbatté in strane tracce nella neve durante un trekking sull’Himalaya. Da allora ci sono stati innumerevoli altri avvistamenti di yeti, ma nessuno è più famoso di quello riportato dall’alpinista Reinhold Messner nel 1986: egli affermò di aver visto uno yeti in due diverse occasioni durante la scalata dell’Everest e il suo resoconto contribuì ad alimentare l’interesse del pubblico per queste creature sfuggenti.

A prescindere dalla loro vera identità, gli yeti continuano ad affascinare persone di tutto il mondo, dato che le segnalazioni di avvistamenti continuano ad arrivare da destra e manca, soprattutto da Tibet e Nepal, ma anche dagli Stati Uniti.

Il Wendigo: paziente amante della carne umana

Creatura temibile, il Wendigo si dice che infesti le foreste del Nord America. Spesso vengono descritti come alti e magri, con lunghe braccia e artigli affilati. Hanno un volto metà umano e metà cervo e i loro occhi brillano di rosso nell’oscurità.

A differenza della maggioranza dei criptidi più famosi, il cibo preferito dei Wendigo dovrebbe essere la carne umana. Si narra che queste creature spesso aspettino pazientemente che la loro preda si aggiri nelle loro foreste, prima di attaccare con una rinomata ferocia.

Vignetta con un lupo che azzanna una fanciullia in bianco e nero
Photo by FannyFraysse licender under CC 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/) – Cryptohack.it

Notoriamente difficile da uccidere, il Wendigo sarebbe immune ai proiettili e al fuoco. L’unico modo per uccidere questa creatura, qualora incrociasse uno sfortunato cammino, sarebbe tagliarle la testa e bruciare il corpo, un po’ come la prassi standard di fronte a un vampiro.

È chiaro che questo terrificante criptide è uno di quelli che si spera sia solo una storia spaventosa. Ma anche in questo caso, nel corso degli anni sono stati segnalati molti avvistamenti del Wendigo.

L’acerrimo nemico del bestiame: il Chupacabra

Il Chupacabra è una creatura “localizzata” in alcune zone delle Americhe, soprattutto in quella centrale e latina. Associato ad alcuni attacchi brutali al bestiame realmente accaduti, è stato descritto come una creatura simile a un rettile o a un cane. Il nome deriva dalle parole spagnole “chupar” (succhiare) e “cabra” (capra), poiché si dice che il Chupacabra sia un predatore succhiasangue che prosciuga le sue vittime, oltre che avere una fila di aculei appuntiti lungo la schiena.

Il primo avvistamento risale al 1995 a Porto Rico, quando gli allevatori cominciarono a segnalare la misteriosa morte del loro bestiame, i cui animali furono trovati con ferite da taglio sul collo e sul corpo, tutti “svuotati” di sangue.

Alcuni ritengono che il Chupacabra sia un prodotto del folklore, mentre altri credono che sia una creatura reale che non è stata ancora convalidata dalla scienza. Per le menti curiose sempre alla ricerca di superare i confini della “realtà ordinaria”, la migliore possibilità di vedere questo criptide sarebbe in Texas.

Forse non sapremo mai se i criptidi, per quanto noti e raccontati, esistono davvero, ma è indubbio che hanno catturato l’immaginazione di intere comunità per secoli, e probabilmente non smetteranno in futuro. In fondo, c’è qualcosa di deludente in una storia fantastica? Se non la cruda verità?

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