Tramite il potere dei versi, l’autrice Daniela Rocco riesce a tradurre, trascrivere e condividere emozioni di vita
“Lo scopo di questo mio libro, oltre a conoscere ciò che ho provato nella mia vita grazie alle mie poesie, è di voler dare forza e speranza alle persone che stanno attraversando un periodo buio della propria vita. Incoraggiarle a guardare sempre alla luce, con fiducia ed aspirare alle cose eccellenti. In modo da fare della propria vita un capolavoro” ci racconta l’autrice Daniela Rocco.
Donna in rosa – è così che si chiama il suo primo libro, il quale vuole essere una raccolta di poesie atte a tradurre emozioni e sentimenti in versi e parole, tra cui i drammi biografici e i momenti felici dell’autrice. Sono tanti i componimenti all’interno che Daniela ha dichiaratamente dedicato ai suoi familiari, come la prima, rivolta a “Rocky” (il padre) e le tante dedicate alle colonna portante della famiglia: la madre.
Nonostante i numerosi riferimenti personali, Donna in rosa è una raccolta poetica dedicata alla collettività, è un atto di empatia e condivisione. Per questo appaiono anche poesie dedicate all’alba, all’eco, all’infinito. A cucire questa trama di componimenti c’è il fil-rouge della natura, quella forza fantastica e premurosa che tiene insieme tutte le sue creature.
Daniela Rocco nasce a Gessate (MI) e crescendo, come molti compaesani, vive tra Milano e l’hinterland. Il fulcro della sua vita, come quello delle sue opere, è la sua famiglia. Sin da piccola, soprattutto a seguito del decesso del padre a fronte di una lunga malattia, si esprime e si sfoga tramite la pittura.
Dopo poco tempo dall’inizio di questa passione, tuttavia, si rende conto che dipingere non basta a placare il suo dolore cronico. Allora cerca e trova altre due altre compagne di vita, che la accompagnano e accudiscono fino ad oggi: la fede e la poesia.
In Donna in rosa troviamo tutte e tre le componenti essenziali della storia di Daniela: poesia, fede e pittura. Molte delle poesie all’interno sono accompagnate da illustrazioni dallo stile ingenuo, bambinesco, genuino, e ci ricordano il rapporto a tutto tondo di Daniela con l’arte.
Tra le pagine del libro si può trovare e rincorrere il disegno di Gino, un gatto curioso e schivo dallo sguardo triste, o il disegno di un girasole, il fiore con il quale si identifica l’autrice. Destinato ad inseguire il sole e a dipingere il panorama del suo giallo vivace, il girasole al tramonto torna a chinare la testa, e forse a rimuginare, soffrire, e scrivere poesie.
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