Gli elefanti come l’uomo: amano cambiare menù in base alle proprie esigenze

Uno studio internazionale ha dimostrato come anche gli elefanti amino cambiare la propria dieta in base alle diverse esigenze giornaliere. Ecco perché riescono a mangiare in gruppo, senza rubarsi il cibo a vicenda

 

Gli elefanti sono considerati da molte persone come alcuni degli animali più particolari e affascinanti al Mondo.

Tanto dipende dalla loro enorme grandezza e dalla loro conformazione fisica, con quelle orecchie giganti e quella proboscide così singolare che li rendono unici nel loro genere e difficilmente eguagliabili.

Ciò che non tutti forse sanno è, però, che anche gli elefanti possiedono una caratteristica che li accomuna almeno in una piccolissima parte all’uomo.

Quale? Amano cambiare la propria dieta.

Gli elefanti hanno un menù personalizzato

Gli elefanti modificano il proprio menù giornaliero in base alle diverse esigenze del loro organismo, oltre che ai propri gusti personali.

È quanto emerso da uno studio internazionale svolto da un team di esperti e pubblicato sulla rivista Royal Society Open Science.

A guidarlo sono stati alcuni ricercatori della Brown University (università degli Stati Uniti d’America), i quali hanno incrociato le diverse analisi chimiche e genetiche con i dati di telerilevamento e tracciamento GPS ottenuti analizzando due gruppi di elefanti in Kenya.

Elefante mangia delle foglie da una pianta
Immagine | Unsplash @HarshilGudka – Socialboost.it

Lo scopo? Capire le abitudini alimentari di questi pachidermi.

Per questo, gli esperti si sono serviti di un’innovativa tecnica di analisi genetica, detta DNA metabarcoding.

Si tratta di un approccio bioinformatico, il quale ha consentito ai ricercatori di identificare con precisione le diverse specie vegetali contenute nelle feci degli elefanti.

Il team di studiosi ha, infatti, estratto i frammenti di DNA dalle feci prodotte dai pachidermi, potendoli così confrontare con quelli contenuti in un catalogo di specie vegetali e capire quale mix di piante ogni animale avesse ingerito in una determinata giornata.

Una grande scoperta, visto che solitamente gli elefanti sono animali pericolosi e difficili da avvicinare, nonché una specie che ama alimentarsi soprattutto di notte, al buio.

“Gli elefanti sono difficili e pericolosi da osservare da vicino. Si spostano per lunghe distanze e si nutrono di notte, in una fitta boscaglia. Molte delle piante di cui si cibano, poi, sono piuttosto piccole. Per questo, è sempre stato complicato studiare la loro dieta. Comprendendo ciò che ogni individuo mangia, però, possiamo gestire meglio specie iconiche proprio come gli elefanti, ma anche i rinoceronti e i bisonti. Si tratta di un aspetto fondamentale per garantire che le loro popolazioni possano crescere in modo sostenibile”.

Ha dichiarato Tyler Kartzinel, coordinatore dello studio.

Confrontando le abitudini alimentari dei singoli esemplari appartenenti ai due gruppi di elefanti del Kenya analizzati, i ricercatori hanno scoperto che il menù varia sensibilmente anche tra i membri della stessa famiglia, ovvero tra quegli animali che mangiano insieme.

Ciò significa che ogni elefante ha una propria dieta giornaliera e modifica il proprio pasto in base alle esigenze e ai propri gusti.

Ecco spiegato il perché essi riescano a mangiare in gruppo, senza sottrarsi cibo a vicenda.

Cibandosi ogni giorno di specie diverse, la vegetazione a disposizione basta per tutti gli esemplari, i quali non devono entrare in competizione per assicurarsi il cibo.

Un aspetto fondamentale, visto che un elefante africano di solito mangia quotidianamente tra i 150 e i 170 kg di vegetazione e che una mandria può comprendere fino a 100 esemplari.

Solo attraverso questo meccanismo di dieta personalizzata il pasto può quindi essere sufficiente per tutti, senza portare all’insorgere di lotte intestine al gruppo.

Chi cambia menù più spesso sono le femmine incinta, le quali modificano le proprie abitudini alimentari in base allo stato della loro gravidanza.

Anche l’età gioca però un ruolo fondamentale, visto che i gusti e le preferenze di ogni singolo elefante sembrano cambiare con il passare degli anni.

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