Eminem batte Taylor Swift e domina la classifica Billboard

Il king del rap Eminem spodesta Taylor Swift e si riprende la corona primeggiando nella classifica Billboard per l’undicesima volta

Con The Tortured Poets Department, Taylor Swift ha primeggiato in classifica come regina indiscussa della classifica globale Billbord per ben 12 settimane. Nessun altro cantante è riuscito a scalfire il suo successo e rubarle la corona, ma adesso ci ha pensato Eminem tornando alla ribalta con un nuovo album per gridare al mondo che non ha ancora finito con le barre. 

Eppure, nonostante il ritorno di fuoco, non tutti sono soddisfatti del risultato finale… ma andiamo per gradi cominciando dalla classifica Billboard.

Eminem spodesta Taylor Swift

Lo scorso 14 luglio, Eminem ha rilasciato un nuovo album che vuole essere una sorta di addio all’alter ego del rapper che conosciamo bene. Infatti, lo ha chiamato proprio “The Death of Slim Shady” e l’album a soli pochi giorni dall’uscita è volato al primo posto della classifica Billboard 200 facendo scendere dal podio, dopo 12 settimane di top three, TTPD di Taylor Swift. 

Secondo i dati raccolti da Luminate, dal 14 luglio al 18 luglio, il rapper ha venduto 281mila unità e si è aggiudicato 220,08 milioni di streaming ufficiali salendo al primo posto anche della Top Streaming Album.

Per quanto riguarda le sole vendite digitali, dal momento che le vendite fisiche non erano ancora disponibili, The Death of Slim Shady si è guadagnato 114.000 download in pochi giorni. Numeri da sogno per un ritorno tanto atteso che ha reso l’album un vero e proprio record nel mondo del rap già a partire dalla prima settimana di rilascio.

Ma possiamo dire che Eminem sia abituato a questa gloria, infatti è l’11esima volta che si trova a scalare con facilità la classifica globale di Billboard.

Curiosità sul nuovo album di Eminem: The Death of Slim Shady

Eminem non aveva bisogno di ricordare al mondo la sua bravura. Da vera leggenda del mondo del rap qual è, resta ben poco da dimostrare…

Tuttavia l’artista aveva ancora qualcosa da dire e per farlo ha rispolverato il suo alter ego che ci ha presentato per la prima volta nel 1997 a quanto pare in questo album ci invita a dirgli addio.

Durante tutti questi anni il mondo della musica è cambiato parecchio, per non parlare dell’evoluzione, o dell’involuzione secondo alcuni, del rap. Questo genere, infatti, è passato da essere una voce controcorrente pronta a squarciare omertà e silenzi a una versione più concitata di pop che non convince i veri cultori del rap.

In questo nuovo album di Eminem possiamo notare dei cambiamenti anche nello stile del rapper: le 16 tracce sono un esempio del flow caratteristico a cui il rapper ci ha abituati in tutti questi anni e anche la sua penna non delude, ma a detta di molti il nuovo album non sarebbe all’altezza dei suoi capolavori precedenti.

I dissing non mancano né tantomeno gli attacchi alla GenZ che non sembra saper apprezzare più la buona musica, ma sembra venir meno quel pugno allo stomaco che le parole di Eminem riuscivano a fare provare, quel modo di scrivere al limite dell’apnea e della perdizione nei meandri della propria mente, quel tipo di rap che sviscerava i sentimenti.

Mettiamola così: questi 16 brani non sono riusciti a scavare nell’animo degli ascoltatori come vecchi successi intramontabili di Slim Shady.

Una questione si aspettative

La verità è che probabilmente le aspettative erano decisamente alte e potenzialmente impossibili da eguagliare persino per un genio del rap come lui.

Ma forse è sbagliato guardare un artista con gli stessi occhi del passato, è sbagliato cercare in lui qualcuno che non è più dal momento che è umano e con lui la sua arte muta, forse dovremmo solo ascoltare cos’ha da dirci oggi Eminem senza confrontarlo con ciò che ci ha già raccontato in passato, per quanto quella storia ci piaccia a faccia parte di noi.

In ogni caso, pareri favorevoli o meno, ancora una volta Eminem galleggia in classifica senza difficoltà, spodestando anche la regina Taylor Swift.

Non ci resta che preme play e farci una personalissima opinione di The Death of Slim Shady, confidando in cuor nostro che non sia davvero un addio perché non siamo ancora pronti all’uscita definitiva di scena di colui che ha scritto un capitolo indelebile della storia del rap internazionale. 

Buon ascolto.