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Curiosità

Gatti: le curiosità che (forse) non sai

Published by
Giulia De Sanctis

I nostri gatti nascondono molte curiosità che non sono molto conosciute. Vediamo insieme le curiosità sui gatti che forse non sapevi

I gatti sono presenti quasi nel 20% delle famiglie in Italia, ma c’è ancora molto mistero intorno a loro. Sono ad oggi un vero e proprio enigma che ha catturato l’attenzione e il cuore delle persone per migliaia di anni.

Le loro personalità misteriose e il loro aspetto regale e adorabile li hanno resi un animale domestico popolare e, con così tanti gatti intorno a noi, in teoria dovremmo sapere quasi tutto su di loro, ma in realtà ci sono così tanti fatti interessanti sui gatti di cui probabilmente non hai mai sentito parlare che potrai scoprire qui di seguito!

Le curiosità sui gatti che forse non sai

Forse non sai che il gatto più lungo del mondo era un Maine Coon chiamato Stewie e misurava 123 cm, mentre il record per il gatto più alto apparteneva ad Artcturus con un’altezza di 48 cm.

Foto | Unsplash @Oscar Fickel – Socialboost.it

Ma lasciando un attimo da parte i record, ti sei mai chiesto come mai i gatti sbirciano e si avventurano in posti strani? Negli ambienti naturali le prede tendono naturalmente a nascondersi in luoghi poco raggiungibili.

L’istinto che spinge i mici di casa ad avventurarsi negli angolini nascosti della casa, o finire nelle borse vuote della spesa: si tratta di un retaggio della curiosità che ha garantito la loro sopravvivenza nell’arco della loro storia evolutiva – e soprattutto ha riempito loro lo stomaco! -.

Ti sarai certamente chiesto perché i gatti si arrampicano nei posti più alti di casa: ebbene, in natura le spiccate doti da equilibristi e di muscoli scolpiti ad hoc hanno sempre permesso ai gatti di raggiungere posizioni di vantaggio ed esplorare i dintorni dall’alto, in cerca di prede.

Anche se oggi non hanno certamente un bisogno fisiologico di salire sulle tende per vedere dove abbiamo risposto i croccantini, sono ancora istintivamente programmati per dominare la casa con un solo sguardo.

Altra curiosità sui gatti è inerente al loro attacco ad ogni piccolo oggetto che gli capiti a tiro: in libertà i gatti sono predatori opportunisti e si nutrono di qualunque preda sia disponibile.

In genere recuperano piccoli pasti e, per mantenersi sazi, cacciano e mangiano più volte al giorno in dosi ridotte. Ecco dunque perché si accaniscono su gomitoli, tappi, giocattoli di piccole dimensioni e preferiscono nutrirsi più volte, ma a porzioni ridotte.

Unghie sul divano e altre curiosità sui gatti

Sicuramente almeno una volta vi siete chiesti perché i gatti si fanno le unghie sul divano. Ebbene non detestano il vostro sofà o il tappeto nuovo oppure le tende appena montate, lo fanno perché è quello che hanno sempre fatto in natura, ovvero levigare gli artigli per essere pronti a usarli per cacciare, arrampicarsi o difendersi.

Foto | Unsplash @Mikhail Vasilyev – Socialboost.it

Per i loro antenati selvatici avere le unghie affilate era questione di sopravvivenza e questa attività ha anche il lato positivo di distendere i muscoli delle zampe alleviare un po’ lo stress.

Vi sarà certamente capitato di vedere il vostro gatto dormire beatamente nei luoghi più strani, ebbene lì si sentono al sicuro! In natura i gatti non sono solo predatori, ma anche prede e addormentarsi in luoghi difficilmente raggiungibili, o imprevedibili, è una forma di difesa nel momento in cui sono più vulnerabili.

E ancora, perché i gatti sono così attenti alla pulizia? Non è unicamente una questione di igiene: l’odore di urina attirerebbe facilmente un predatore, rivelando la loro posizione; quindi, dietro l’apparente tendenza ad essere schizzinosi c’è un importante istinto di sopravvivenza.

È sempre la stessa storia: ogni volta che ordinate qualcosa online, il vostro gatto si appropria della scatola di imballaggio, ma perché? Tre sono le ragioni: la prima è la necessità istintiva di nascondersi dai predatori, la seconda è la funzione antistress degli involucri vuoti di cartoni.

È stato dimostrato infatti che i gatti con una scatola a disposizione si adattano meglio ai nuovi ambienti perché hanno un luogo dove scappare quando percepiscono ostilità. La terza ragione invece ha a che fare con la temperatura. Il cartone è un perfetto isolante e i gatti hanno bisogno di temperature di circa 10°C più alte delle nostre – tra i 30 e i 36°C -.

Perché fanno le fusa? E perché hanno bisogno di mangiare l’erba gatta?

Le domande sono ancora diverse, ma tra quelle più ancestrali troviamo sicuramente perché i gatti fanno le fusaperché hanno bisogno di mangiare l’erba. Il primo quesito ha per risposta che si tratta di uno dei loro comportamenti più noti e quello che ha delle ragioni più misteriose.

Foto | Unsplash @Alexey Suslyakov – Socialboost.it

I gatti producono il caratteristico brontolio quando sono affamati o stressati, quando sono felici o quando hanno bisogno di attirare la nostra attenzione, ma per alcuni studi la particolare frequenza a cui le fusa sono emesse – tra i 25 e i 150 hertz – avrebbe anche una funzione rigeneratrice dei tessuti e potrebbe servire per riparare le ossa o i muscoli danneggiati.

Per quanto riguarda il secondo quesito, ovvero perché hanno il bisogno di mangiare l’erba, è che in realtà i gatti di casa, nutriti in modo adeguato alle proprie necessità non hanno il bisogno di erba, mentre quelli liberi la ingeriscono soprattutto per vomitare le parti non digeribili di quello che hanno mangiato – come piume o penne degli uccelli o il pelo di topo -.

L’erba, di solito appartenente alla famiglia delle graminacee, serve quindi a liberare lo stomaco da residui inutili, inducendo il vomito. Anche i gatti domestici possono comunque trovare irresistibile, come forma di gioco o da sbocconcellare, l’erba gatta, o catnip (Nepeta cataria), forse perché contiene nepetalactone, un terpene che è ritenuto essere un surrogato dei feromoni sessuali felini.

Infine, come ultima domanda citiamo il perché i gatti strofinano la mascella sulle mani di chi li accarezza: lo fanno per marcare l’umano con il proprio odore.

Il gatto preme contro le mani, o contro le gambe, la parte superiore della testa, poi un lato della bocca e infine struscia tutto il fianco, attorcigliando leggermente la cosa. Spesso questa operazione viene ripetuta più volte, per poi allontanarsi, sedersi e iniziare a leccarsi i fianchi.

I gatti hanno infatti ghiandole odorifere, utilizzate anche per marcare il territorio, soprattutto sulle tempie, lungo la mascella, alla base della coda, sui cuscinetti delle zampe: per questo dopo essersi strofinato si siede e si lecca, ci sta assaggiando!

Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.

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Giulia De Sanctis

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