Di cosa si occupano precisamente i copywriter? Come fa un testo ad essere coinvolgente? PErché è un mestiere complesso?
Copywriter e copywriting sono due parole che ormai sono entrate a piedi pari nel nostro vocabolario quotidiano professionale, e non solo.
Oggi è la giornata mondiale dedicata a questo mestiere e, come tutti i mestieri di stampo creativo, c’è sempre da fare chiarezza sullo scopo e le modalità d’esecuzione della professione, che si può declinare in svariati modi.
Andiamo quindi a conoscerla meglio.
Iniziamo da un presupposto fondamentale ma che non tutti sanno per forza: i copywriter operano nel settore della pubblicità.
Proseguiamo con la definizione da dizionario della parola: essa viene da “writer”, cioè scrittore, e “copy”, che nel gergo del marketing è inteso come testo coinvolgente (sempre a livello pubblicitario).
Quindi in altre parole possiamo definire un copywriter come “chi redige testi pubblicitari per giornali e altri mezzi di comunicazione di massa”, e come sua mansione principale, sicuramente quella di saper scrivere – e comunicare, e convincere, e coinvolgere tramite le parole.
Tuttavia, le definizioni riportate sopra non rendono giustizia a quello che è il ruolo più complesso di questa figura, che non richiede solo una notevole capacità di scrivere ma anche tutta una serie di altre capacità estranee a questa attività come: interagire con una troupe, capire cosa una realtà vuole comunicare, presentare un’idea a un cliente, capire la qualità di un’immagine, decifrare un piano di marketing, e tanto altro.
Quello che è sicuramente difficile, quindi, è riuscire a definire il profilo preciso del copywriter “modello”, il quale probabilmente rimane relegato nell’universo ideale e poco si avvicina a quello reale. E questo si riflette anche nell’impossibilità di poter disegnare un percorso specifico per intraprendere questo mestiere.
Si trovano moltissimi articoli che trattano di questo argomento – ossia nella scia di “come diventare un copywriter” – e da tutti emerge che non si sa quale sia la strada precisa e certa per diventarlo, e forse proprio non ne esiste una. O non ne esiste “solo una”.
La buona notizia in questa confusione e imprecisione, infatti, è che si possono intraprendere tanti cammini diversi in cui accumulare esperienza necessaria per cominciare questo lavoro.
In ogni caso possiamo affermare che per diventare un bravo copywriter occorre avere alcune conoscenze fondamentali su temi quali la digitalizzazione, il pensiero strategico, indole creativa, fantasia, cultura generale, curiosità e anche tanta volontà di apprendere unita ad una buona capacità di ricerca delle informazioni.
Il passo successivo fondamentale – dopo essersi esercitati e cimentati nel copywriting – è sicuramente quello di trovare dei clienti. Anche da questo punto di vista non c’è un metodo efficace al 100%, ma dei buoni consigli da seguire che possono facilitare questo processo, come l’avere un proprio sito web costantemente aggiornato dove creare e curare la propria immagine, così da incuriosire coloro che per caso o volontariamente fanno visita al nostro sito.
Nel frattempo utile è anche proporsi, mandare curriculum, lettere, cercare proposte di lavoro ed infine, come in ogni contesto, un po’ di fortuna aiuta sempre.
Le aziende si rivolgono sempre più spesso a esperti di copywriting soprattutto per ottenere un posizionamento ottimale nella ricerca su Google, acquisire nuovi clienti e, non ultimo, per presentarsi come marchio dai contenuti personalizzati e con un valore aggiunto rispetto alla miriade di concorrenza.
Tuttavia, è importante sottolineare che, a seconda dello scopo del testo, sono chiamati in causa diversi tipi di copywriter.
Questa classificazione serve solo a facilitare l’inquadramento del mestiere di cui parliamo: non bisogna vederla come un’etichetta o un elenco rigido, ma piuttosto come un mezzo per comprendere meglio le varie mansioni del copywriter e in quali ambiti opera.
Infine, per delineare meglio questa professione, cerchiamo di stilare le caratteristiche che un buon copy debba avere per funzionare e far risaltare chi lo ha ideato e scritto.
Quindi rispondiamo adesso alla domanda da un milione di dollari che in molti, magari alle prime armi del copywriting, si fanno: come possiamo rendere un testo più attrattivo?
Anche in questo caso, trovare una risposta chiara non è semplice. Però esistono sicuramente una serie di elementi fondamentali per rendere i copy più interessanti all’occhio del lettore:
Giunti al termine di questo articolo abbiamo quindi compreso la difficoltà nel definire il mondo del copywriting, sia dal punto di vista della professione stessa, sia per quello che riguarda la stesura dei testi, degli strumenti disponibili, le conoscenze e competenze necessarie, e così via.
Dall’altro lato abbiamo assodato il fatto che questa figura assume sempre maggiore importanza, e che il successo da copywriter dipende sopra ogni altra cosa dall’esperienza, dalla curiosità, dalla voglia di mettersi in gioco e la capacità di continuare ad imparare (anche a sferrare colpi di copy!).
Ma soprattutto, continuare a fare leggere i propri testi a lettori e lettrici campione per capire l’effetto che si innesca sui veri protagonisti di un copy – ossia il pubblico finale – è fondamentale!
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