Giornata mondiale delle tartarughe, 7 curiosità su questi animali

Oggi è la giornata mondiale delle tartarughe, ecco qualche curiosità su questi rettili così particolari e antichi

Ormai da 24 anni, ogni 23 maggio si festeggia la giornata mondiale delle tartarughe grazie all’ American Tortoise Rescue, che ha deciso di fondare questa importante ricorrenza per ricordare al mondo quanto sia importante proteggere e salvaguardare il benessere di questi rettili tanto particolari, presenti sul nostro pianeta da secoli.

Le tartarughe sono anche chiamate testuggini e il termine, in generale, fa riferimento sia alle specie d’acqua che a quelle di terra. Esiste un’incredibile varietà nella macro-famiglia delle tartarughe, e non stiamo parlando solo di habitat che può essere sa terrestre che marino, ma di caratteristiche fisiche che possono variare abbondantemente da una tartaruga all’altra, ad esempio ci sono tartarughe in grado di stare su un palmo della mano, ma anche esemplari che possono arrivare ai 700 kg, come le tartarughe giganti che vivono sulle isole Galapagos.

La corazza tipica delle tartarughe prende il nome di “carapace” nella parte più esterna, mentre lo strato interno è chiamato “piastrone”.

In occasione della giornata di oggi, vogliamo raccontarvi qualche curiosità sulle testuggini e concludere con un paio di iniziative a cui potete decidere di aderire per contribuire alla salvaguardia di questi rettili che popolano il nostro mondo da secoli.

7 curiosità sulle tartarughe

Ci sono parecchi luoghi comuni che riguardano le tartarughe, forse le curiosità che stiamo per elencarvi vi aiuteranno a fare più chiarezza rispetto a questi animali lenti ma preziosi.

tartaruga di terra
7 curiosità sulle tartarughe che forse non conoscevate – Unsplash – socialboost.it


Il guscio è saldamento ancora al corpo della tartaruga

Anche se nei cartoni animati sembra che le tartarughe possano separarsi dal loro guscio, in realtà non è possibile. Lo strato più interno del guscio, infatti, è ancorato al collo scheletro della tartaruga, che quindi non può in alcun modo separarsene. L’unica cosa che può fare è nascondercisi dentro con zampe e testa quando lo ritiene necessario.

Le tartarughe sono estremamente longeve

L’esemplare più anziano di tartaruga ha vissuto oltre 190 anni. In generale, le tartarughe sono longeve grazie ad una serie di caratteristiche fisiche e anatomiche che consentono loro un vantaggio in più a livello di sopravvivenza, come il metabolismo, il sangue freddo, il movimento lento e la possibilità di proteggersi all’interno del loro guscio all’arrivo di predatori.

Di solito, le tartarughe più grosse vivono di più, mentre quelle più piccole, che possono essere tenute in gabbiette direttamente in casa, possono arrivare ai 30/40 anni. L’età più critica e pericolosa per la tartaruga è quando è piccola, infatti il guscio completa il suo sviluppo solo in età adulta, prima di quel momento c’è il rischio che un predatore possa nutrirsene senza difficoltà, ecco perchè le mamme nascondono per bene le uova nella sabbia.

Un aspetto interessante delle tartarughe, nonché uno dei segreti della loro longevità, sono alcune cellulare staminali che in loro tendono a rigenerarsi più facilmente. Questo fenomeno è tutt’ora ampiamente studiato.

Le tartarughe sono tra i vertebrati più in via di estinzione

A causa dell’azione dell’uomo sul loro habitat, le tartarughe ad oggi corrono un grosso rischio di estinzione. Alla distruzione del loro ambiente, si aggiunge anche la raccolta massiccia di tartarughe illegale.

In alcune parti dell’Asia addirittura vengono uccise per poter utilizzare i loro organi e sfruttarne alcune proprietà medicinali. Tutto questo sta decimando le tartarughe sul nostro pianeta, mettendo a rischio la sopravvivenza di una delle specie più antiche di sempre, infatti risalgono addirittura al tempo dei dinosauri.

Le tartarughe cambiano gli scuti

Gli scuti delle tartarughe sono le tessere di cui è costituito il guscio. Proprio come i serpenti, le tartarughe possono perdere gli scuti nel corso degli anni, man mano che invecchiano e diventano più grandi, in modo tale che gli scuti nuovi si adattino alla loro dimensione attuale. È anche possibile contare gli anelli che circondano gli scuti per capire l’età approssimativa della tartaruga.

I sensi nella tartaruga

Le tartarughe non godono di un udito molto sviluppato, ma in compenso hanno una buona visione a colori e possono distinguere tra le diverse tonalità. Delle ricerche recenti sottolineano che la tartaruga ha addirittura un colore preferito: il rosso. A livello olfattivo, invece, sono in grado di fruttare odori e profumi per trovare cibo e partner senza difficoltà.

Tartarughe e salmoni hanno qualcosa in comune

tartaruga marina
Le tartarughe marine tornano dove sono nate per deporre le uova – Unsplash – socialboost.it

Le tartarughe marine, proprio come i salmoni, tendono a tornare nel luogo in cui sono nate per deporre le uova, questo fenomeno prende il nome di natal homing. Così i cuccioli di tartaruga nasceranno direttamente sulla spiaggia dove è nata la loro mamma, questo denota ottime capacità mnemoniche e un istinto in grado di guidarle, anche a distanza di anni, nel loro luogo di origine.

Velocità delle tartarughe di terra e di mare

Le tartarughe acquatiche possono arrivare anche ai 10 km/h, ma questo non vale per tutte le tartarughe acquatiche, dipende infatti dalla tipologia. Quelle che comunemente possono vivere in spazi ridotti, nuotano a 2 km/h.

Le tartarughe di terra, invece, sono più lente. Ad esempio, la tartaruga gigante arriva a una velocità massima di 0,1 km/h, mentre la tartaruga di terra che si può tenere in giardino arriva anche a 0,3 km/h. Insomma, non si tratta di animali particolarmente veloci, ma sospettiamo che già ne avevate idea.

Come festeggiare la giornata mondiale della tartaruga

Esistono numerose iniziative messe in atto da diverse realtà nate proprio per la tutela della tartaruga e del suo habitat. Ad esempio, Med Turtles si concentra sulle tartarughe marine e organizza workshop ed eventi per sensibilizzare le persone riguardo al tema della loro salvaguardia.

Sul sito di Volunteer World è possibile trovare numerose attività di volontariato da svolgere in giro per il mondo per poter aiutare le tartarughe marine. Ovviamente mari e oceani sono più intaccati dal riscaldamento globale e dall’inquinamento, ecco perché sono le tartarughe marine a rischiare maggiormente l’estinzione, ma non dobbiamo dimenticarci delle sorelle di terra.

A questo proposito, vi sconsigliamo di acquistare tartarughe nei negozi di animali, perché spesso provengono da allevamenti illegali. Se ne volete una, contattate un’associazione che le salva e ne consente l’adozione. In più, non portate mai via una tartaruga dal suo habitat a meno che non sia in evidente stato di pericolo o ferita.

Ora sapete qualcosa di più su questi animali antichi e leggendari. Il nostro invito è quello di informarvi più che potete su di loro prima di pensare di adottarne una e portarla via dal suo ambiente, solo facendo scelte consapevoli potrete avere un ruolo attivo nella salvaguardia della loro sopravvivenza sul nostro pianeta.

Gestione cookie