I ragazzi al film su giudice Terranova, Corleone è cambiata

Titolo: Una mattinata al cinema Martorana: riflessioni e dialoghi sulla lotta contro la mafia

Introduzione alla giornata
La mattinata al cinema Martorana di Corleone ha avuto un inizio precoce e significativo, segnata dall’arrivo di numerosi studenti delle scuole superiori, ansiosi di assistere all’anteprima del film “Il giudice e il boss”. Questo film racconta la storia di Cesare Terranova e Lenin Mancuso, due figure chiave nella lotta contro la mafia. L’evento non è stato solo una proiezione, ma anche un’occasione per i giovani di riflettere e discutere su come la loro città è cambiata e sta continuando a cambiare.

Dialogo e partecipazione
Il cinema si è trasformato in un luogo di dialogo vivace e partecipativo, dove gli studenti hanno potuto confrontarsi con il regista Pasquale Scimeca e con gli attori del film. Durante l’incontro, molti hanno espresso la percezione che, nonostante la mafia non agisca più con la violenza di un tempo, il suo influenzamento nella politica, economia e negli appalti rimane una problematica attuale. Alessandra, una delle studentesse presenti, ha sottolineato come “la mafia ha cambiato pelle” e l’importanza di non dimenticare coloro che hanno sacrificato la loro vita nella lotta contro essa, come Cesare Terranova, Pio La Torre, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Il ruolo del cinema nella comprensione della mafia
Una delle parti più toccanti dell’evento è stata la discussione con Claudio Castrogiovanni, che nel film interpreta Luciano Liggio, uno dei nemici più temibili di Terranova. Castrogiovanni ha condiviso con il pubblico la sfida di interpretare una figura così complessa e controversa, ammettendo di aver letto ben 17 libri per comprenderne a fondo la personalità e le motivazioni. La sua performance è un esempio di come il cinema possa essere uno strumento per esplorare e comprendere meglio la realtà storica e sociale.

Profondità dei personaggi e simbolismo
Il film, infatti, non si limita a raccontare una storia di buoni contro cattivi, ma esplora la complessità delle relazioni umane e del conflitto morale attraverso i personaggi di Terranova e Mancuso. In particolare, la figura di Mancuso, il cui figlio Carmine era presente in sala, emerge non solo come collaboratore di Terranova, ma come simbolo di resistenza e speranza per Corleone.

Riconoscimento e cambiamento
L’annuncio del sindaco Walter Ra, che una via di Corleone sarà intitolata a Lenin Mancuso, è simbolico di un cambiamento più ampio che sta avvenendo nella città. Questa decisione riflette un desiderio di riconoscere e celebrare coloro che hanno combattuto coraggiosamente contro la mafia, un gesto che segna una rottura con il passato e una riaffermazione dell’identità della città.

Conclusione: Riflessione e eredità
La giornata al cinema Martorana è stata un’occasione per i giovani di Corleone di riflettere sulla loro eredità, sulle trasformazioni della loro comunità e sul loro ruolo nel continuare questo processo di cambiamento. Attraverso il cinema e il dialogo, hanno potuto esplorare temi di giustizia, memoria e identità, portando avanti il messaggio che Corleone non è solo un simbolo del passato, ma una comunità vivace e in evoluzione, determinata a costruire un futuro migliore.

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