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Curiosità

Il caldo stressa le mucche: meno latte nei supermercati

Published by
Gianluca Pirovano

È l’allarme lanciato da Coldiretti. L’estate si sta rivelando rovente e iniziano già a vedersi i primi effetti sulla produzione di latte. La diminuzione è stimata per il momento intorno al 10%.

Il caldo è tornato alla carica. Le temperature in tutta Italia sono alle stelle e siamo soltanto all’inizio dell’estate. Una condizione che preoccupa sotto diversi aspetti e che sembra aver avuto già le prime conseguenze. È Coldiretti a lanciare l’allarme, spiegando come la produzione di latte in Italia sia ridotta del 10% a causa dell’aumento delle temperature. Le mucche, infatti, soffrono particolarmente il caldo con il risultato che diventano meno produttive rispetto al solito e nei supermercati arriva meno latte.

Mucche stressate dal caldo: c’è meno latte

Per le mucche il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi, oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte. Basti pensare che ogni singolo animale è arrivato a bere con le alte temperature di questi giorni fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 dei periodi meno caldi. Le stalle da nord a sud, infatti, stanno facendo i conti con temperature che sfiorano i 40 gradi, con risultati già evidenti.

Immagine | Unsplash @Anastasiia Chepinska – Socialboost.it

La situazione, e siamo ancora a luglio, è drammatica. Il 2023 è, fino ad ora, già nella top ten degli anni più caldi di sempre in Italia. La temperatura media è superiore di 0,43 gradi rispetto alla media storia, piazzandosi all’ottavo posto tra le più alte mai registrate negli ultimi duecento anni, secondo l’analisi della Coldiretti sui dati Isac Cnr nel primo semestre del 2023. Numeri che confermano anche quest’anno la tendenza al surriscaldamento in Italia dove la classifica degli anni più roventi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine il 2022 il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020.

Nella morsa del caldo c’è anche il nord del Paese, dove viene prodotta la maggior parte del latte italiano. Nel Settentrione si è trattato del terzo anno più caldo di sempre, con l’anomalia del periodo che è stata di ben +0,80 gradi superiore la media.

Caldo nelle stalle: le contromisure

Nelle stalle sono entrati in funzione ventilatori e doccette refrigeranti per permettere alle mucche di sopportare meglio la calura e i pasti vengono dati un po’ per volta per aiutare le mucche a nutrirsi al meglio senza appesantirsi. Al calo delle produzioni di latte, per aiutare gli animali a resistere all’assedio del caldo, si aggiungono, quindi, anche i maggiori consumi di energia ed acqua dovuti all’accensione dei macchinari per rendere le stalle più accoglienti.

Gianluca Pirovano

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Gianluca Pirovano

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