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Curiosità

Il pisolino pomeridiano aiuta il cervello e la produttività delle aziende

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Giulia Echites

Lo studio dello University College di Londra (Ucl) e l’Università della Repubblica uruguaiana. E alcune aziende hanno già la stanza del sonno

Potrebbe essere la rivincita di chi soffre dell’abbiocco post pranzo, di chi, a lavoro si è sempre sentito in difetto perché proprio non riesce a non chiudere gli occhi anche solo per qualche minuto, nel pomeriggio.

Il pisolino, o “power nap“, come lo ha chiamato il professore statunitense James Maas rendendo bene l’idea di un sonno breve, della durata di qualche minuto, ma intenso, è uno strumento per migliorare non solo la salute, ma anche la produttività. Lo dice una delle ultime ricerche dello University College di Londra (Ucl), condotta insieme con l’Università della Repubblica uruguaiana, al punto che alcune aziende starebbero già pensando a dotare i propri spazi di postazioni dedicate per il riposino.

Prevenire l’invecchiamento fino a 6,5 anni

Nello specifico, dallo studio emerge che i pisolini potrebbero rallentare la perdita di volume cerebrale. I vantaggi sarebbero equivalenti a 2,6-6,5 anni di invecchiamento in meno. Insomma, schiacciare un breve pisolino durante la giornata può aiutarci a mantenere il nostro cervello più sano e ad invecchiare più lentamente. Gli stessi esperti, però, avvertono che c’è ancora bisogno di ulteriori studi: la riduzione del volume del cervello, ammettono, è connessa a tanti altri fattori e non è chiaro quale sia la durata dei sonnellini associati a questi benefici.

Immagine | Pixabay @sweetlouise – Socialboost.it

Ma la riflessione sul dotare gli uffici di spazi per i pisolini dei dipendenti sarebbe già in corso. Il Guardian, ad esempio, riporta lo studio di Mattie Toma, assistente professore del gruppo di scienze comportamentali dell’Università di Warwick. La sua ricerca tra i lavoratori urbani a basso reddito in India ha rilevato che i sonnellini pomeridiani di mezz’ora aumentano l’attenzione, il benessere e la produttività.

Alla luce delle prove emergenti sui benefici del sonnellino, non solo per il benessere dei lavoratori ma anche per i profitti dell’azienda, le imprese dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di offrire ai propri dipendenti la possibilità di schiacciare un pisolino“, ha dichiarato Toma.

Allo stesso modo, è d’accordo pure la professoressa Sara Mednick, del dipartimento di Scienze cognitive dell’Università della California: “Siamo un popolo privato del sonno, il che ci rende più inclini agli incidenti sul lavoro“, ha detto. E quindi “le aziende che offrono uno spazio per il riposo riducono i costi derivanti dalle perdite di tempo e dagli errori dovuti alla stanchezza“.

Google, ad esempio, ha introdotto le “capsule del sonno” per i suoi dipendenti già nel 2014, Nike offre invece delle stanze per i sonnellini ma ci sono anche altre aziende, come HuffPost, che offrono questa possibilità ai loro impiegati. Probabilmente il numero è destinato a crescere.

Giulia Echites

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Giulia Echites

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