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Curiosità

In natura esistono più di cinque sensi: le differenze tra l’uomo e gli animali

Published by
Matilde Brizzi

Dall’elefante con il suo udito sopraffine, alle capacità visive molto più sviluppate delle nostre dei ghepardi, ecco un viaggio tra i sensi animali che dimostra quanto l’uomo sia limitato!

Al genere umano piace immaginare di essere l’apice dell’evoluzione, ma il regno animale dimostra spesso il contrario. La scoperta che i bombi usano i peli delle zampe per rilevare il campo elettromagnetico di un fiore ci ricorda che i sensi umani non sono altro che possibilità preziose, ma limitate, e non sempre all’altezza delle capacità animali.

Condividiamo il pianeta con creature che possono sentire l’odore delle vene, vedere colori inimmaginabili e comunicare attraverso i piedi.

Ecco alcuni animali con sensi molto acuti, di cui l’uomo non dispone.

1. Sensori di campo magnetico

Chi? Le tartarughe!

Noi spesso non siamo in grado di capire in che direzione siamo rivolti rispetto alla terra e al sistema solare in generale, ma una vasta gamma di animali – tartarughe marine, vermi, alcuni uccelli, lupi e persino farfalle – sì! Tutti questi animali hanno una cosa in comune: il senso del campo magnetico, che permette loro di valutare la forza e direzione magnetica terrestre. Secondo gli scienziati, il senso deriva da una proteina che rileva la luce, chiamata “criptocromo”, presente in modo specifico negli esemplari elencati. Di questo passo e con queste capacità, potrebbero camminare “bendati” e sapere sempre dove stanno andando.

Immagine Unsplash | @WexorTmg – Socialboost.it

2. Rilevamento dei campi elettrici

Chi? Squali.

Un senso specifico degli animali predatori, il rilevamento dei campi elettrici è prevalente negli squali, ma anche nelle razze e in alcuni altri pesci. Le Ampolle di Lorenzini, una rete di organi presenti dentro agli esemplari, generano questo senso. Questi sono situati all’interno e intorno alla testa, in profondità, all’interno della pelle spessa e consistono in un poro pieno di gelatina che provoca un fascio di sensori elettrici in grado di rilevare la presenza dei campi di energia.

3. Percepire i nutrienti

Chi? Passeri dalla corona bianca.

Un senso che dovremmo invidiare ai passeri bianchi e ai cervi! Questi animali possiedono la capacità di percepire se il cibo ha o meno i nutrienti di cui il loro corpo ha bisogno. In genere desiderano alimenti contenenti aminoacidi, poiché questi coincidono insieme ad altri con quelli che il loro corpo non è in grado di produrre naturalmente. Non sembra, ma per la nostra alimentazione questo sarebbe un super potere a tutti gli effetti!

4. Gusto amplificato

Chi? Il pesce gatto!

Letteralmente, se poteste immaginare una lingua che nuota, stareste immaginando proprio un pesce gatto, dal punto di vista anatomico! Non solo internamente, ma il pesce gatto possiede papille gustative anche esternamente; avvolto da oltre 100.000 papille gustative, questo animale è in grado di rilevare i sapori delle sue potenziali prede da tutte le direzioni!
A pensarci, durante i pasti che attendiamo di più per la loro prelibatezza annunciata, non vorremmo un po’ tutti essere dei pesci gatto?

5. Addomi con ossido di ferro paramagnetico

Chi? Le api operaie.

“Sono così stanco che non ritrovo più nemmeno la via verso casa!”: così diciamo alla fine delle giornate infinite ed esasperanti. Beh, le api operaie hanno la soluzione perfetta per questo problema, come tante Doroty che ritrovano sempre la strada verso casa. Queste specie la rintracciano grazie al senso che deriva dall’ossido di ferro paramagnetico presente nel loro addome. Gli addomi quindi si restringono o si gonfiano in base alle variazioni magnetiche esterne del campo magnetico terrestre, e questi movimenti indicano loro dove andare.

6. Rilevamento della radiazione infrarossa

Chi? Coleotteri gioiello.

Con la terra più che mai soggetta a incendi boschivi, non stiamo di certo vivendo i tempi più sicuri di sempre. Certo, prendere precauzioni è una cosa, ma immaginate di avere la capacità di percepire l’inizio di un incendio: i coleotteri gioiello possono farlo!
Questi minuscoli esseri sono in grado di percepire un incendio fino a 50 miglia di distanza. E non è tutto, usano anche questo senso ad un buono scopo: utilizzare le aree recentemente bruciate per l’accoppiamento!

7. Annusare l’anidride carbonica espirata

Chi? Le zanzare.

Non ci sorprende spesso il modo in cui le zanzare riescono a trovarci ogni volta?! Vi siete mai chiesti come? Beh, tra i tanti fattori, uno è il loro senso dell’odore dell’anidride carbonica espirata. Le loro antenne e i loro palpi mascellari sono infatti organi sensoriali che contengono speciali recettori in grado di identificare l’anidride carbonica, rendendo più facile per loro trovarci, e pungerci!

8. Tetracromia

Chi? Il fringuello zebrato!

Uno dei sensi più grandi per cui noi umani siamo grati ogni giorno è quello della vista: un senso che ci permette di sperimentare la bellezza della vita, con tutti i suoi colori, e soprattutto di sventare i pericoli. Sapevate perché vediamo i colori che vediamo? È grazie ai tre canali indipendenti che possediamo: canali che trasmettono informazioni sui colori. Immaginate ora di averne quattro: il risultato è un maggior numero di colori. Un altro esempio calzante è avere una stampante con un maggior numero di cartucce, le quali darebbero come risultato un maggior numero di combinazioni cromatiche.
Alcuni animali e alcuni uccelli, come il fringuello zebrato, sono tetracromatici, cioè possono vedere più colori di noi, perché dispongono di più canali!

9. Percezione di suoni inaudibili per l’uomo

Chi? Cetacei, pipistrelli, civette e molti altri!

Infine, alcune specie del regno animale hanno un udito eccezionalmente sviluppato rispetto all’uomo. Ad esempio, i cetacei come le balene e i delfini possiedono udito molto acuto grazie alle onde sonore sottomarine. I pipistrelli utilizzano l’ecolocazione per navigare e cacciare, percependo suoni inaudibili per l’orecchio umano. Le civette sono noti predatori notturni con udito straordinario, in grado di cacciare piccole prede anche in totale oscurità. Allo stesso modo, molte specie di uccelli rapaci, come gli avvoltoi, hanno udito superiore per individuare carcasse.

Immagine Unsplash | @WillTurner – Socialboost.it

E ora sappiamo che noi umani abbiamo una seria concorrenza nel magnifico mondo degli altri animali, poiché qualsiasi sarà il nostro avanzamento tecnologico, come specie isolata sentiremo sempre meno dei delfini, vedremo sempre meno dei ghepardi e dei fringuelli zebrati, e ci potremo gustare le nostre prede culinarie sempre in misura inferiore rispetto ai pesci palla!

Peccato!

Matilde Brizzi

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Matilde Brizzi

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