Il Tin Can Day: la nascita delle lattine, la differenza tra i materiali e l’importanza di un riciclo responsabile
Ogni 19 gennaio il Tin Can Day celebra l’umile lattina che conserva alcuni dei nostri cibi preferiti. Senza le lattine il processo di conservazione e stoccaggio degli alimenti sarebbe stato completamente diverso e meno conveniente. Infatti, una delle caratteristiche del cibo in scatola è che è accessibile a persone di tutte le estrazioni sociali. Nel corso degli anni, vari paesi in tutto il mondo hanno contribuito all’evoluzione delle lattine di latta. Il fatto che questo oggetto di stoccaggio sia stato utilizzato per oltre un secolo è la prova del suo valore. Merita davvero di essere festeggiato! Ma scopriamo insieme l’origine di questa ricorrenza.
La storia dell’istituzione di questa festività è sconosciuta, ma la storia dietro l’invenzione delle lattine di latta è piuttosto interessante. Il merito di questa rivoluzionaria idea di conservare il cibo va attribuita a diverse persone.
Mentre il sviluppatore nordumbriano Bryan Donkin fu il primo a costruire una fabbrica di lattine commerciali, Peter Durand riuscì alla fine a ottenere il primo brevetto per le lattine di latta. Prima di loro, fu Nicolas Appert a guadagnarsi l’appellativo di ‘padre della conservazione‘ dopo aver ideato il metodo di sterilizzazione per conservare il cibo per l’esercito di Napoleone in guerra.
Nel 1818, Durand introdusse le lattine di acciaio negli Stati Uniti, e da allora il loro utilizzo è sempre cresciuto. Un anno dopo, Ezra Daggett e Thomas Kensett dell’Inghilterra iniziarono a inscatolare alimenti come frutta, verdura, carne e ostriche a New York. Poiché le lattine di latta erano inizialmente spesse e prive di apertura, venivano utilizzati martelli, rocce, scalpelli, un metodo utilizzato per decenni. Fino a quando, nel 1858, Ezra Warner inventò il primo apriscatole. Fu utilizzato anche dall’esercito degli Stati Uniti durante la guerra civile.
Nate come strumenti per conservare le provviste alimentari per i soldati in guerra, ora le lattine di latta sono diventate un contenitore fondamentale in dispensa, frigoriferi e credenze. Chi potrebbe dire di no a questo prodotto portatile ed economico pieno di bevande e prelibatezze già pronte o facili da cucinare?
Mentre celebriamo la praticità e l’efficacia delle lattine in alluminio, non possiamo ignorare il loro impatto sull’ambiente. Questo oggetto prezioso per la conservazione dei cibi e delle bevande diventa altrettanto dannoso se non viene smaltito in modo responsabile. Le lattine mal gestite possono causare gravi problemi ambientali, soprattutto se vengono gettate in luoghi inadatti e non riciclate correttamente.
Le lattine abbandonate nell’ambiente, infatti, possono impiegare centinaia di anni per degradarsi completamente, contribuendo così alla proliferazione dei rifiuti. Inoltre, il processo di produzione delle lattine comporta l’estrazione e la lavorazione di risorse naturali, con un impatto significativo sull’ecosistema. Il rifiuto incontrollato delle lattine può anche danneggiare la fauna selvatica e gli habitat naturali.
Per affrontare queste problematiche, è fondamentale promuovere la consapevolezza sull’importanza del riciclo e incoraggiare pratiche di smaltimento responsabile. Ogni cittadino ha il potere di contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale delle lattine, partecipando attivamente ai programmi di riciclo e adottando abitudini sostenibili.
Ci sono le lattine delle bibite, ma anche quelle dei legumi e dei sughi, oppure quelle del cibo per gli animali… Non tutte sono realizzate con gli stessi materiali e di conseguenza è normale chiedersi se vadano nello stesso bidone della raccolta differenziata o se ci siano regole diverse per ognuna.
Indipendentemente dal metallo, riciclarle correttamente è una regola fondamentale, dal momento che l’alluminio, ad esempio, è riciclabile all’infinito, ma in natura impiegherebbe millenni a scomparire. Ecologicamente, quindi, è bene riciclarle (anche perché l’energia impiegata per la produzione dell’alluminio da zero è di gran lunga superiore a quella utilizzata per riciclarlo), e anche economicamente è consigliato farlo, dato che fa risparmiare denaro, acqua ed energia.
Ma conosci la differenza tra latta e alluminio? E sai come si differenziano questi rifiuti?
L’alluminio e latta sono materiali comuni ma preziosi in termini ecologici ed energetici.
I barattoli in latta, comunemente detti “lattine” o “latte”, sono quelli realizzati – appunto – in latta, un materiale ottenuto da una sottile lamiera in ferro dolce protetta da uno strato di stagno. Le lattine in alluminio, invece, sono composte esclusivamente in leghe di quest’altro elemento metallico forte e leggero, molto più disponibile sulla Terra rispetto allo stagno anche se più difficile da lavorare e rifinire. Ecco perché è più ecologico riciclare l’alluminio (consente infatti di usare il 95% di energia in meno, quello della latta il 60%.) rispetto a produrlo da zero, ed ecco perché è bene che i consumatori per primi facciano una raccolta differenziata ottimale.
Ecco tutto ciò che devi sapere per riciclare al meglio latta e alluminio, facendo del bene al pianeta:
Dove si buttano le lattine dell’olio? Solitamente le lattine dell’olio sono composte da ferro e stagno (sono quindi le cosiddette “latte”) e vanno gettate, dopo averle lavate molto bene anche internamente con acqua calda e sapone, e dopo aver tolto – se presente – il tappo in plastica – nel bidone della raccolta dei metalli. In alcuni comuni, la raccolta viene fatta insieme a quella del vetro.
Le lattine delle bibite sono, invece, composte perlopiù da alluminio (soprattutto negli ultimi anni), e lo noterai perché tendenzialmente sono più leggere rispetto ai barattoli di latta. Anche in questo caso, comunque, dopo averle sciacquate – quando possibile – le butterai nel bidone del metallo (spesso insieme al vetro, ma controlla le regole nel tuo comune di residenza).
E le scatolette del gatto o del cane? La maggior parte di esse è realizzata in latta, ma è importante staccare e buttare via le etichette in carta. Dopo averle sciacquate sotto acqua corrente, le lattine del gatto o del cane vanno gettate nel cassonetto dei metalli, seguendo le stesse procedure delle latte e delle lattine.
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