Mark Zuckerberg, è vero che le sue mucche bevono birra?

In una scenografica cornice sulle colline delle Hawaii, Mark Zuckerberg ha inaugurato un’iniziativa inusuale: l’allevamento di bovini, nello specifico delle razze Wagyu e Angus. Nonostante l’annuncio di questa nuova impresa possa apparire sorprendente, Zuckerberg, il celebre fondatore di Facebook, ha condiviso il suo progetto attraverso un post sui suoi profili social, ritratto mentre siede di fronte a una sontuosa bistecca. La sua ambizione è chiara: produrre la migliore carne di manzo al mondo.

La razza Wagyu: quello che c’è da sapere

La razza Wagyu, originaria del Giappone, è universalmente celebrata per la sua carne di altissima qualità, marmorizzazione ineguagliabile e sapore straordinario. Questi bovini pregiati, selezionati attraverso metodi tradizionali giapponesi, rappresentano un’eccellenza culinaria che ha conquistato il palato di gourmet di tutto il mondo.

Le origini e la tradizione giapponese

La storia della razza Wagyu affonda le radici nell’antico Giappone, dove per secoli è stata sviluppata con metodi di allevamento attentamente custoditi. Il termine “Wagyu” si traduce letteralmente in “bovino giapponese”, con “wa” che significa Giappone e “gyu” che significa bovino. Questi bovini sono cresciuti in condizioni ottimali, alimentati con cereali speciali e addirittura massaggiati per garantire una marmorizzazione ideale.

La selezione e l’allevamento della razza Wagyu sono strettamente controllati e regolamentati in Giappone. Il governo giapponese stabilisce rigorosi standard per garantire che solo i bovini di più alta qualità siano riconosciuti come Wagyu. Ogni bovino è identificato con precisione, tracciato dalla nascita alla tavola.

La caratteristica marmorizzazione

Il segreto della straordinaria bontà della carne Wagyu risiede nella sua marmorizzazione unica. La marmorizzazione è la distribuzione intramuscolare del grasso, che si presenta sotto forma di sottili strisce di grasso tra le fibre muscolari. Questo crea una carne incredibilmente succulenta, tenera e ricca di sapore. Il processo di marmorizzazione della carne Wagyu è ottimizzato attraverso l’alimentazione specifica e il regime di crescita controllato. Gli animali vengono alimentati con cereali di alta qualità e talvolta addirittura con birra per stimolare l’appetito e migliorare la marmorizzazione. Questa attenzione al dettaglio si traduce in una carne che scioglie letteralmente in bocca e offre una gamma di sapori complessi.

Le varie razze Wagyu

Mentre il termine “Wagyu” si riferisce generalmente a tutte le razze bovine giapponesi, ci sono diverse varietà all’interno della categoria. Le quattro principali razze Wagyu giapponesi sono: Japanese Black, Japanese Brown, Japanese Polled, e Japanese Shorthorn. Ognuna di queste razze ha le sue caratteristiche uniche, ma tutte sono rinomate per la qualità della carne.

Diffusione internazionale della razza Wagyu

Negli ultimi decenni, la razza Wagyu ha conquistato il palato degli amanti della carne in tutto il mondo. Paesi come gli Stati Uniti, l’Australia e molte nazioni europee hanno iniziato ad allevare bovini Wagyu per soddisfare la crescente domanda di questa carne straordinaria. Nel processo di internazionalizzazione, l’allevamento del Wagyu ha assunto caratteristiche locali, adattandosi a climi e terreni diversi. Tuttavia, gli allevatori di Wagyu al di fuori del Giappone si sforzano di mantenere gli standard elevati e la qualità che caratterizzano la carne originaria.

Esperienza culinaria unica con la carne Wagyu

Il gusto incomparabile della carne Wagyu ha reso questa razza un’icona nel mondo della ristorazione di lusso.

carne di wagyu
Immagine | unsplash @moreautokyo – socialboost.it

 

Chef stellati e ristoranti di prestigio spesso offrono tagli pregiati di Wagyu nei loro menu, e gli appassionati di cucina hanno l’opportunità di sperimentare questa prelibatezza culinaria attraverso varie preparazioni, come bistecche, carpacci e persino sushi.

Il progetto del fondatore di Meta

Il Ko’olau Ranch di Kauai è ora la cornice di questa avventura agricola, dove le mucche Wagyu e Angus stanno crescendo in condizioni uniche. La peculiarità dell’alimentazione di questi animali include l’uso di farina di noci di Macadamia, un tocco distintivo che aggiunge un elemento locale e insolito. Tuttavia, la caratteristica più straordinaria è il loro regime di bevande: le mucche di Zuckerberg stanno sorseggiando birra.

La decisione di nutrire le mucche con birra può sembrare fuori dall’ordinario, ma in realtà, in alcune pratiche di allevamento, l’uso della birra è una strategia per stimolare l’appetito degli animali. Nonostante possa suscitare fondate perplessità tra chi lotta per battaglie volte alla sostenibilità ambientale e gli appassionati di birra, Zuckerberg sembra essere determinato a creare un ambiente ottimale per la crescita e lo sviluppo delle sue mucche, con l’obiettivo di produrre carne di alta qualità.

Il ranch di Zuckerberg, esteso su centinaia di acri, ha subito significative espansioni nel corso degli anni. Nel 2014, l’imprenditore aveva investito più di 100 milioni di dollari nell’acquisizione di 700 acri di terreno, ampliando ulteriormente nel 2021 con l’aggiunta di altri 600 acri. La tenuta comprende anche una spiaggia pubblica e una vasta gamma di strutture, dalle stalle ai recinti, dai silos alle foreste di alberi di noci di Macadamia.

Oltre alla sua attività di allevamento, Zuckerberg ha aggiunto un tocco eccentrico al suo ranch con l’acquisto di un bunker sotterraneo di 5.000 piedi quadrati. Mentre la sua utilità potrebbe essere discussa, questo elemento aggiunge un ulteriore tocco di eclettismo alla già impressionante tenuta.

Il problema legato alla sostenibilità

L’allevamento di bovini, in particolare quando si tratta di grandi tenute come quella di Mark Zuckerberg, può sollevare preoccupazioni riguardo alla sostenibilità ambientale. Ecco alcuni aspetti da considerare:

Impatto ambientale del bestiame: Gli allevamenti di bestiame, a causa della produzione di metano da parte degli animali, contribuiscono in modo significativo agli effetti serra. Il metano è un gas serra più potente della CO2, e il suo rilascio nell’atmosfera contribuisce al riscaldamento globale.

Consumo di risorse: Gli allevamenti richiedono vaste quantità di risorse naturali, tra cui acqua, terreno e cibo per gli animali. La produzione di mangimi e l’approvvigionamento di acqua possono esaurire le risorse naturali locali e portare a problemi di sfruttamento.

Deforestazione: In molte regioni, la richiesta di terreno per l’allevamento porta alla deforestazione. La deforestazione contribuisce alla perdita di biodiversità, altera gli ecosistemi naturali e libera grandi quantità di carbonio nell’atmosfera.

Utilizzo di mangimi: L’industria dell’allevamento intensivo spesso si basa sull’uso di mangimi che richiedono la coltivazione di grandi estensioni di terreno per coltivare i cereali necessari. Questo processo può portare alla distruzione di habitat naturali e all’uso intensivo di pesticidi e fertilizzanti.

Gestione dei rifiuti: Gli allevamenti di grandi dimensioni generano enormi quantità di rifiuti, compresi letame e liquami. La gestione inadeguata di questi rifiuti può portare all’inquinamento del suolo e delle acque, con conseguenze negative per la salute umana e ambientale.

Trasporto e distribuzione: Il trasporto delle merci, compresi gli animali e i prodotti derivati, contribuisce alle emissioni di gas serra. In un’isola come l’Hawaii, dove Zuckerberg ha il suo ranch, il trasporto di risorse e prodotti può avere un impatto significativo sull’ecosistema locale e sui costi energetici.

Sebbene Zuckerberg possa avere l’intenzione di creare un’impresa di carne di manzo di alta qualità, è importante valutare come questa attività influenzi l’ecosistema locale e il pianeta nel suo complesso. La sostenibilità dell’allevamento dipenderà da pratiche agricole responsabili, dal rispetto dell’ambiente circostante e dalla gestione consapevole delle risorse naturali. Alcune iniziative, come l’alimentazione delle mucche con birra, potrebbero sollevare dubbi sulla sostenibilità, e pertanto richiedono un’attenta valutazione degli impatti a lungo termine.

In sintesi, Zuckerberg sta portando avanti un progetto agricolo unico, inserendo il suo tocco personale nel mondo dell’allevamento e sperimentando con ingredienti insoliti per fornire un’alimentazione distintiva alle sue mucche. Questa straordinaria impresa agricola sta attirando l’attenzione e sollevando domande sulla sostenibilità e sull’uso della birra nell’alimentazione del bestiame, ma il CEO di Facebook sembra determinato a realizzare la sua visione di produrre carne di manzo di alta qualità.

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