“Mi fa piacere realizzare che Piero, anche oggi, è al fianco dei ragazzi. Questa traccia è rivolta al futuro e alla costruttività” afferma Alberto Angela, emozionato per la traccia della prima prova scritta degli esami di maturità.
Ieri mattina, 21 giugno 2023, si è tenuta la prima prova scritta degli esami di maturità 2023 e, tra le tracce che i maturandi potevano scegliere c’era un brano tratto da Dieci cose che ho imparato, l’ultimo libro dello storico giornalista e padre della divulgazione Piero Angela, scomparso lo scorso 13 agosto 2022.
Circostanza che ha riempito d’orgoglio il figlio Alberto Angela: “Questo non è solo un riconoscimento a lui in qualità di divulgatore e giornalista, ma rappresenta anche un messaggio di fiducia per l’intera categoria dei giornalisti. Nel corso di tutta la sua vita Piero ha fatto della buona informazione, lavorato in modo limpido e razionale, documentandosi e spiegando, in modo chiaro e attento, tantissimi argomenti”, ha scritto su un post Instagram.
Continua nel post: “Ebbene, in un mondo fatto di fake news, titoli strillati e informazioni fugaci, il suo modo di fare informazione resta un esempio e deve essere d’incoraggiamento per tutti quei giornalisti che fanno il loro lavoro seriamente e in modo indipendente, cercando le fonti e portando avanti inchieste approfondite. Questo fa sì che la gente possa ragionare e farsi un’idea propria. Stimolare il pensiero e dare materiale per la mente: questo è stato il suo giornalismo che, evidentemente, resta un esempio da seguire”.
Il paleontologo, divulgatore scientifico, conduttore televisivo, giornalista e scrittore italiano che, dal 29 giugno sarà in onda su Rai 1 con il programma Noos ha aggiunto, citando anche il messaggio di addio del padre al pubblico: “Mi fa piacere realizzare che Piero, anche oggi, è al fianco dei ragazzi. Questa traccia è rivolta al futuro e alla costruttività. La scelta di sottoporla ai ragazzi come spunto di ragionamento mi rende orgoglioso perché è rivolta anche al nostro Paese, che proprio dei giovani ha bisogno per migliorare e rinnovarsi. Raccolgo le parole di Piero per ricordare oggi, a questi ragazzi, che è giunto il momento di fare la loro parte” Il post si chiude con un augurio agli studenti: “In bocca al lupo a tutti i maturandi per gli esami e per un futuro radioso”.
Con il libro in questione, Dieci cose che hoimparato(edito Mondadori), Piero Angela ha voluto dirci come usare la scienza per migliorare le cose e per rilanciare l’Italia con una nuova visione.
“Questo libro raccoglie alcune cose che ho imparato in tanti anni di professione, di incontri, di esperienze, di libri letti e scritti, di speranze e delusioni…”. Così Piero Angela riassume e spiega la sua ultima fatica, un testo scritto di getto e nato dall’urgenza del momento, e dalle enormi sfide che ci attendono. Un lascito morale, dopo una lunghissima carriera al servizio dell’informazione e della formazione di generazioni di italiani.
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