Meta, la società di Mark Zuckerberg, annuncia nuovi strumenti per tutelare la riservatezza dei propri utenti e proteggere i più piccoli dalle insidie dei social network
Giro di vite sulla privacy e più sicurezza per gli adolescenti. Sono le parole d’ordine attorno a cui ruotano le novità appena introdotte da Meta, la creatura di Mark Zuckerberg che controlla i social network Facebook e Instagram e i servizi di messaggistica istantanea WhatsApp e Messenger. Lo scopo, si legge in una nota della società di Cupertino, è “supportare gli adolescenti e le loro famiglie” nell’uso delle piattaforme.
La privacy dei messaggi
Rientra nel capitolo privacy, la stretta alle interazioni indesiderate nei DM (messaggi diretti). Per poter inviare un messaggio a qualcuno che non ci segue, sarà necessario inoltrare una richiesta (una alla volta) per ottenere il permesso a connettersi. Le richieste inoltre potranno riguardare solo contenuti testuali. Banditi dunque foto, video e messaggi vocali. Non solo. Agli utenti maggiori di 19 anni non sarà permesso inviare messaggi privati agli adolescenti che non li seguono.
Nelle prossime settimane inoltre verrà estesa a livello globale la modalità “Non disturbare” di Instagram, attiva da gennaio per aiutare gli utenti a concentrarsi e stabilire limiti nelle interazioni con amici e follower. Una volta attivata la funzione, le notifiche vengono bloccate, lo stato di attività del profilo cambia per far sapere agli altri che si è in modalità “Non disturbare” mentre chi tenta di inviare un messaggio diretto riceve una risposta automatica.
Adolescenti e genitori ai tempi di Meta
Per aiutare gli adolescenti a limitare il tempo che trascorrono su Facebook, invece, Meta ha pensato a un sistema di notifiche per invitare, trascorsi 20 minuti online, a disconnettersi e a stabilire limiti d’uso giornalieri. È allo studio l’estensione della funzione anche a Instagram per suggerire agli adolescenti di chiudere l’app se stanno guardando dei reels durante la notte.
In parallelo sono stati introdotti nuovi strumenti per la supervisione dei genitori su Instagram al fine di promuovere la trasparenza e il dialogo in famiglia. Tra questi, l’avviso che incoraggia i ragazzi a consentire la supervisione del loro account Instagram nel caso abbiano bloccato un utente. Lo scopo è fornire supporto ai più giovani ricordando loro come possano trarre beneficio dalla guida dei propri genitori nelle interazioni online.
Oltre a vedere quali sono gli account che i propri figli seguono e da chi sono seguiti, i genitori potranno anche vedere quanti amici hanno in comune con questi account. Una funzione, questa, che mira a stimolare conversazioni offline.
In arrivo per i genitori anche nuove modalità per personalizzare le notifiche relative alla supervisione (tipologia e frequenza).