Oscar Barron al Muto di Pordenone ed è subito effetto speciale

Il mondo del cinema è una tela su cui viene dipinta la realtà, spesso alterata e migliorata attraverso l’uso di effetti speciali. Craig Barron, noto per il suo lavoro in “Il curioso caso di Benjamin Button”, per il quale ha vinto un Oscar, è un maestro in questo campo. Oltre ad essere un artista degli effetti speciali, Barron è anche un apprezzato storico del cinema, autore e docente universitario. La sua vasta esperienza e conoscenza saranno in mostra il 9 ottobre al Teatro Verdi di Pordenone, dove terrà la Jonathan Dennis Memorial Lecture nell’ambito delle Giornate del Cinema Muto.

Questa lezione non sarà un semplice discorso; sarà un viaggio affascinante attraverso la storia degli effetti speciali nel cinema. Barron guiderà il pubblico attraverso varie epoche cinematografiche, dimostrando come i pionieri del cinema abbiano sperimentato e spinto i confini di ciò che poteva essere realizzato visivamente. L’evento promette di essere un’immersione profonda nelle tecniche che hanno permesso al cinema di evolversi dalla semplice ripresa di scene quotidiane alla creazione di mondi completamente nuovi e immaginari.

Esplorazione degli inizi magici del cinema

Uno dei punti salienti della lezione sarà l’esplorazione degli inizi magici del cinema, segnatamente gli esperimenti di Georges Méliès. Méliès, un illusionista di professione, scoprì accidentalmente gli effetti visivi della sostituzione, che gli permettevano di far sparire e apparire oggetti o persone. Questa tecnica fu rivoluzionaria e aprì la strada a tutto ciò che nel cinema moderno consideriamo effetti speciali.

Barron non si limiterà a discutere le tecniche di Méliès; porterà anche esempi dal suo lavoro nella ricreazione dello studio in vetro di Méliès per il film “Hugo Cabret” di Martin Scorsese. Questo non solo mostrerà il legame tra il passato e il presente degli effetti speciali, ma anche come le tecniche antiche possono ancora essere applicate e rinnovate oggi.

Il viaggio attraverso la storia degli effetti speciali includerà anche un approfondimento sul lavoro di Charlie Chaplin, che utilizzava gli effetti speciali per amplificare il comico e il patetico nelle sue pellicole. Inoltre, Barron esaminerà l’evoluzione del travelling matte, un antenato della moderna tecnologia dello schermo verde. Questa tecnica permetteva di combinare due o più immagini in una sola, creando l’illusione che gli attori si trovassero in ambienti pericolosi o impossibili.

Infine, il discorso si concluderà con un’occhiata al lavoro di Ned Mann in “The Winning of Barbara Worth” (Sabbie ardenti), uno dei primi esempi di film catastrofici che hanno fatto largo uso di effetti speciali per raffigurare disastri epici e scene di grande impatto.

L’intervento di Craig Barron alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone non sarà solo un omaggio alla storia del cinema, ma anche una celebrazione dell’innovazione e della creatività che continuano a rendere il cinema un’arte affascinante e dinamica. Gli appassionati di cinema e storia avranno l’opportunità unica di vedere come gli effetti speciali abbiano plasmato la settima arte, trasformando l’impossibile in possibile sullo schermo.

Gestione cookie