Oggi è la giornata dedicata ai single, ecco qualche suggerimento per festeggiare al meglio questa ricorrenza
San Valentino è appena passato, ma non tutti sanno che il 15 febbraio è la festa dei single.
Si tratta del giorno di San Faustino ma il santo ha poco a che vedere con questa ricorrenza, che invece è dedicata a chi non si trova legato sentimentalmente a qualcuno.
Prima di cominciare a darvi qualche idea per festeggiare al meglio il giorno dei single, vogliamo approfondire cosa vuol dire essere single nella società di oggi, approfondendo la tematiche del single shaming, e l’importanza di saper stare bene da soli, prima ancora di costruire un rapporto di coppia.
Essere single nella società attuale può essere complicato, e fare vivere male questo status relazionale, come se fosse una vergogna o un fallimento.
Tutto comincia dalla fatidica domanda della nonna o della zia di turno: “E il/la fidanzatino/a?” e poi degenera in un sentirsi incapace di trovare qualcuno, incapace di provare sentimenti, o addirittura non voluto o accettato da nessuno.
Questo fenomeno prende il nome di single shaming, ovvero la tendenza sociale di fare vergognare qualcuno per il solo fatto di essere single, così da instillare un senso di disagio in chi non si trova all’interno di una relazione.
Questa pressione psicologica può causare un forte stato di stress e indurre a pensare di essere diversi, andando a ledere all’ autostima.
Dobbiamo sempre ricordare a noi stessi che essere single non è una colpa e non ci rende inferiori a nessuno. C’è chi sceglie di passare anni da solo a scoprire sé stesso e chi sente la necessita di farlo con a fianco qualcuno: i percorsi di vita sono differenti, i bisogno personali anche, perché mai non dovrebbe essere così anche per quanto riguarda la vita sentimentale?
Una ricerca condotta da Match, dimostra che il 52% degli intervistati ha provato almeno una volta nella vita vergogna di essere single a causa della pressione sociale. Ecco come la psicoterapeuta e psicologa Maria Claudia Biscione ha descritto il fenomeno del single shaming:
“Il presupposto di base è che la coppia renda più felici e che i single siano sfigati o problematici. L’idea che qualcuno decida scientemente di non vivere relazioni tradizionali, per molti è ancora oggi inconcepibile. Dagli amici, ai colleghi ma soprattutto ai parenti, le battute, le frecciatine, o le affermazioni fuori luogo e inopportune si sprecano. Come se essere single deviasse da un’idea di normalità e quindi accettazione sociale. Questa pressione sociale, questa intrusività non richiesta, capita che mini il proprio equilibrio e crei uno stato di inadeguatezza, insicurezza e fragilità. Se in troppi ti fanno sentire “strano”, sbagliato, alla fine ti ci senti anche tu”.
Dopo aver passato tutta la giornata di ieri a vedere coppiette dedicarsi storie su Instagram, e dopo aver approfondito la tematica del single shaming, guardiamo il lato positivo della medaglia e scopriamo perché è bello essere single.
Passiamo gran parte della vita a cercare di conoscere noi stessi: quali sono i nostri sogni e le nostre aspirazioni, quali sono i nostri pregi e difetti, cosa ci piace e cosa ci fa arrabbiare.
L’esperienza ci aiuta a capire chi siamo ed è un percorso interiore che implica la solitudine. Infatti, per quanto gli altri fungano da specchio per noi e ci aiutino a loro volta a definire chi siamo, la consapevolezza e l’autostima si costruiscono dall’interno. Ecco perché aspettare a buttarsi a capofitto in una relazione può essere una buona idea: una volta capito chi sei e cosa vuoi, sarà anche più facile capire che tipo di persona vuoi al tuo fianco.
Un altro vantaggio è la libertà. Sì, sappiamo che anche in una relazione tendenzialmente una persona dovrebbe sempre essere libera di decidere per sé stessa, ma anche nelle relazioni più sane in assoluto vige la regola del compromesso.
Questo non avviene su costrizione del partner, ma per il semplice fatto che quando ci sentiamo sentimentalmente legati a una persona, le nostre scelte di vita sono condizionate da tale sentimento, che spesso ci porta, ad esempio, a rinunciare ad attività che ci piacciono pur di trascorrere qualche ora in più insieme alla persona che amiamo.
Questo è fisiologico e anche corretto se ci fa sentire bene, ma è comunque un limite. Chi è single, invece, può decidere dal giorno alla notte di prendere un volo per l’Alaska senza sensi di colpa, malinconia o altri sentimenti contrastanti. L’indipendenza emotiva fa bene ed è giusto concedersi un periodo della vita in cui testarne i benefici.
Ora arriviamo al bello. Ecco delle idee per festeggiare alla grande il giorno dei single, lasciandosi alle spalle tutte le domande inopportune e il single shaming subito meno di 24 ore fa.
Essere single ha i suoi lati positivi: aiuta a farti crescere come persona senza bisogno di qualcuno a cui aggrapparti. Bisogna sempre ricordarsi che prima di essere il partner di qualcuno, siamo degli individui con una vita propria. Solo così si può essere davvero pronti a condividere la vita con qualcuno.
Concludiamo con una strofa di una canzone che sicuramente conoscete e che, nell’ultimo anno, è diventata un vero inno per i single di tutto il mondo:
I didn’t wanna lie
Started to cry, but then remembered II can buy myself flowers
Write my name in the sand
Talk to myself for hours
Say things you don’t understand
I can take myself dancing
And I can hold my own hand
Yeah, I can love me better than you canFlowers – Miley Cyrus
I gatti odiano le porte chiuse, ecco perché le graffiano e cercano di aprirle. Ma…
Un vigneto per il Papa piantato da esperti dell'ateneo di Udine In un gesto simbolico…
I dischi in vinile non perdono mai il loro fascino, ecco come funzionano e perché…
Tutto è iniziato con un'accesa lite su Instagram con Enzo Bambolina, un conduttore napoletano. Dopo…
Scopri le meraviglie naturali perdute e quelle ancora visibili in un mondo in costante trasformazione:…
Scopri la storia dei cocktail, dalle origini nel 1786 con il vermouth al primo cocktail…