Il team legale di Twitter ha inviato una lettera di accuse verso Meta, guidata da Zuckerberg, per appropriazione indebita di segreti commerciali. Vediamo la vicenda completa
Twitter ha inviato a Meta una lettera contenente una richiesta di cessazione delle attività e desistenza per quanto riguarda la nuova app Threads, da giorni considerata la rivale di Twitter. Dopo il rinvio del lancio in Europa, dovuto al blocco predisposto dal Garante della privacy irlandese, ieri, come riportato da Abc News, il team legale di Twitter ha inviato questa lettera a Meta, in cui quest’ultima è stata accusata di appropriazione indebita di segreti commerciali.
La lettera di accuse di Twitter a Meta
L’accusa nasce dal fatto che, secondo i legali del social di Elon Musk, la compagnia guidata da Mark Zuckerberg avrebbe assunto alcuni ex dipendenti di Twitter che conservano informazioni proprietarie, tutto questo per creare il social Threads.
“Nell’ultimo anno, Meta ha assunto dozzine di ex dipendenti di Twitter”, questa è l’accusa che si legge nella lettera, firmata dall’avvocato Alex Spiro. “Twitter sa che – continua – questi dipendenti hanno precedentemente lavorato per lei, che questi dipendenti avevano e continuano ad avere accesso ai segreti commerciali di Twitter e ad altre informazioni altamente riservate; che questi dipendenti hanno obblighi continui nei confronti di Twitter; e che molti di questi dipendenti hanno conservato in modo improprio documenti di Twitter e dispositivi elettronici”.
Il testo della lettera prosegue: “Con quella consapevolezza, Meta ha deliberatamente incaricato questi dipendenti di sviluppare, nel giro di pochi mesi, l’app ‘Threads‘ con l’intento specifico di utilizzare i segreti commerciali di Twitter e altre proprietà intellettuali, in violazione sia della legge statale che federale, nonché degli obblighi in corso di tali dipendenti nei confronti di Twitter”.
Insomma, le accuse sono pesanti, ma cos’è esattamente Threads? Può essere davvero la rivale di Twitter?
Secondo analisti e specialisti del settore, Threads punta proprio a competere direttamente con Twitter. Il social acquistato ultimamente da Elon Musk, che intanto continua a vivere in un clima di controversie, critiche e polemiche, potrebbe quindi essere davvero superato dal nuovo social targato Meta, il quale appare pressoché identico proprio a Twitter.
Dopo l’ultima grande polemica su Twitter, che ha riguardato la limitazione dei post visualizzabili giornalmente dagli utenti, misura applicata per arginare le “manipolazioni del sistema” e i “livelli estremi di data scraping”, ovvero l’estrazione automatizzata di dati dalla piattaforma, le preoccupazioni di Musk sono decisamente fondate: già diverse persone hanno deciso di abbandonare il social a seguito di tutti i problemi e le decisioni poco condivisibili, se Threads dovesse davvero prendere piede, Twitter potrebbe definitivamente cadere in disuso.