Abbiamo sempre sentito parlare della possibile esistenza di un sesto senso, è così? E se esiste, di cosa si tratta?
Sin da piccoli siamo stati istruiti sull’esistenza di cinque sensi base: vista, udito, olfatto, gusto e tatto. Questi sono i sensi che utilizziamo quotidianamente e che ci aiutato a percepire il mondo che abbiamo attorno. Tuttavia è sempre stata ipotizzata l’esistenza di altri sensi, in particolar modo si ritiene che il sesto senso sia l’intuizione. Ovvero la capacità dell’essere umano di percepire che si sta verificando qualcosa. Ma è davvero così? Abbiamo tutti noi una specie di “senso di ragno” che ci avverte di qualcosa che starebbe per accadere?
Prima di inoltrarci nella discussione sull’intuizione come possibile senso ulteriore ai cinque base, ci soffermeremo sui risultati ottenuti da uno studio effettuato da alcuni ricercatori della Caltech University, in California. Lo scopo dello studio era quello dimostrare che esattamente come gli altri esseri viventi, anche gli umani sono in grado di orientarsi grazie alla percezione del campo magnetico terrestre. Si pensa infatti che proprio la percezione del campo magnetico, gli animali siano in grado di capire dove andare quando migrano.
Per verificare questa teoria, gli studiosi hanno esaminato le reazioni involontarie di 34 volontari ad alcuni spostamenti del campo elettromagnetico. Ovviamente non si tratta di una percezione cosciente dello spostamento, ma di una reazione del nostro cervello alle informazioni che gli arrivano. Durante l’esperimento, ad esempio, gli studiosi hanno notato che nessuno dei volontari ha avuto una reazione cerebrale quando il campo magnetico è stato puntato verso l’alto. Questo perché, trovandosi nell’emisfero settentrionale, il cervello era consapevole che il polo magnetico si trova in realtà a sud. Pare insomma che il cervello ignori volutamente le informazioni che possono essere false o ingannevoli.
Allo stesso tempo è stata invece registrata una diminuzione delle onde alfa quando il campo magnetico è stato fatto girare in senso antiorario. Questo dimostrerebbe che il cervello è ricettivo alle variazioni del campo elettromagnetico e dunque elabori delle informazioni quando percepisce una variazione. Secondo gli studiosi i dati raccolti – a loro avviso sempre replicabili – dimostrerebbero che esiste una percezione sensoriale delle variazioni del campo magnetico. Tale percezione, a loro avviso, avrebbe aiutato i nostri antenati ad orientarsi ed evolversi. Se questi risultati venissero confermati, avremmo la prova che anche l’essere umano è in grado di effettuare una navigazione geomagnetica come gli animali e che dunque possiede un sesto senso.
Per quanto riguarda l’intuizione, esiste anche in questo caso uno studio interessante. Ad effettuarlo è stato un gruppo di ricerca della Northwestern University, basandosi su vari studi a riguardo realizzati tra il 1978 ed il 2010. I dati raccolti hanno semplicemente mostrato che esistono alcuni soggetti (in realtà pochissimi) in cui è stata verificata una reazione fisica ad uno stimolo 10 secondi prima che accadesse realmente qualcosa. La reazione è stata diversa in base ai casi, in alcuni si è trattato di un cambio del battito cardiaco, in altri della respirazione.
Questo però dimostra solo che ci sono alcuni soggetti che per qualche motivo hanno una reazione fisiologica che anticipa l’arrivo dello stimolo, come se li preparasse a quanto sta per accadere. Non è possibile dimostrare che questo sia collegato ad una forma di “preveggenza” o di un senso in grado di anticipare in un certo senso il futuro. Si tratta di una reazione fisica rara per la quale non esiste ancora una precisa spiegazione scientifica.
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