Silvio Soldini, Le assaggiatrici la mia nuova sfida

Un nuovo capitolo nella carriera di Silvio Soldini: “Le Assaggiatrici”

La genesi del progetto

Il regista Silvio Soldini, noto per la sua capacità di affrontare e trasformare le narrazioni complesse in film che catturano l’essenza umana e le sfide emotive, si immerge ora in un nuovo e ambizioso progetto: “Le Assaggiatrici”. Tratto dall’acclamato romanzo di Rosella Postorino, vincitore del Premio Campiello nel 2018 e bestseller internazionale, il film rappresenta una svolta significativa nella carriera di Soldini, essendo il suo primo lavoro incentrato su un’ambientazione storica in costume.

Le assaggiatrici: una storia vera e drammatica

Il romanzo di Postorino si basa sulla storia vera dell’ultima assaggiatrice di Hitler, un angolo oscuro e poco esplorato della storia del Terzo Reich. Le assaggiatrici erano donne prelevate dalla loro quotidianità e costrette a testare il cibo destinato a Hitler per prevenire avvelenamenti. Questa premessa storica offre un terreno fertile per esplorare temi come la sopravvivenza, la complicità involontaria e la resistenza umana sotto il giogo opprimente del nazismo.

Un’opportunità di esplorazione per Soldini

Soldini, che ha sempre cercato nuove sfide e modalità espressive nel suo lavoro, trova in “Le Assaggiatrici” l’opportunità di esplorare non solo un periodo storico drammatico, ma anche complesse dinamiche psicologiche e morali. Durante un’intervista, ha espresso il suo entusiasmo per il progetto, sottolineando come ogni nuovo film rappresenti un “prototipo” unico, una creazione mai realizzata prima che stimola l’apprendimento e la crescita personale.

Il cast e la produzione

Il film è prodotto da Lumière & Co in collaborazione con Tarantula e Tellfilm, e distribuito da Vision Distribution. Nel ruolo dei protagonisti troviamo Elisa Schlott, Max Riemelt e Alma Hasun, che danno vita ai complessi personaggi coinvolti in questa storia di tensione e pericolo. Ambientato nell’autunno del 1943, il film segue la giovane Rosa, che fuggendo dalla guerra a Berlino, si rifugia in un piccolo paese isolato. La sua vita subisce una svolta drammatica quando viene selezionata per diventare un’assaggiatrice per Hitler nella sua vicina base segreta, la Tana del Lupo.

Impatto e contributi al mondo del cinema

Parallelamente alla sua carriera cinematografica, Soldini continua a svolgere un ruolo attivo nel FilmLab, un laboratorio permanente di OffiCine Ied, dove si dedica alla formazione e alla guida di giovani cineasti. Questa piattaforma, creata oltre dieci anni fa, si è dimostrata un ambiente fertile per lo sviluppo di talenti emergenti, come dimostrano i recenti cortometraggi debuttati nel 2024: “Piccoli passi” di Nicolò Riboni, “Ronzio” di Niccolò Donatini e “È stato un sogno” di Stefano Balossi.

“Le Assaggiatrici” segna quindi un capitolo importante nella carriera di Soldini, non solo per la sfida di adattare un racconto storico così denso e complesso, ma anche per la sua capacità di infondere nuova vita in storie del passato, rendendole rilevanti e impattanti per il pubblico contemporaneo. Con questo progetto, Soldini non solo continua a educare e ispirare attraverso il cinema, ma offre anche una riflessione profonda sull’impatto della storia sulle vite individuali e sulla resilienza dello spirito umano in tempi di crisi.

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