Spagna: minacce di morte al sedicente amante della regina Letizia

La tresca amorosa della casa reale di Spagna è sulla bocca di tutti. L’ex cognato di Letizia Ortiz non ritratta le sue rivelazioni shock

L’ex cognato della regina di Spagna Letizia Ortiz, Jaime del Burgo, è in piena bufera dopo aver rivelato di essere stato il suo amante in una relazione cominciata prima del matrimonio di lei con Felipe VI, nel 2004, ripresa anche dopo per un anno nel 2010.

L’imprenditore 54 enne sostiene di aver ricevuto minacce di morte ma continua a sostenere le sue rivelazioni: “Non cambio una virgola, la verità è quella che è” ha detto in un post su X scritto sia in inglese che in spagnolo.

A palazzo della Zarzuela, la residenza privata dei re di Spagna, la famiglia reale fa finta di nulla, continuando a partecipare agli eventi ufficiali e non ha proferito parola, anche se il gossip è sulla bocca di tutti.

La tresca amorosa tra la regina di Spagna Letizia Ortiz e Jaime del Burgo

A rivelare la presunta relazione è stato il giornalista Jaime Peñafiel nel suo nuovo libro Letizia e Me, affermando di aver raccolto le confidenze di del Burgo e di aver scritto solo l’1% di quello che gli è stato raccontato.

Jaime Peñafiel
Foto | ÁNGEL NAVARRETE – Socialboost.it

 

Del Burgo ha rincarato la dose pubblicando su X un’immagine non datata (poi rimossa) di una donna bruna che assomiglia molto alla regina di Spagna, la quale si fa un selfie allo specchio con una mano sulla pancia, rivelando una gravidanza.

Si tratterebbe di un selfie di Letizia quando era incinta di una delle due figlie avvolta in una pashmina e sotto si legge quello che sarebbe il messaggio da lei inviato: “Amore mio. Indosso la tua sciarpa. È come se ti sentissi al mio fianco. Si prende cura di me. Mi protegge. Conto le ore che ci separano dal rivederci. Per amarti. Per andarmene da qui”.

La foto, visualizzata circa dieci milioni di volte su X, è stata poi cancellata. Il post è stato accompagnato da altri, anch’essi cancellati, dove del Burgo descrive anche altri presunti incontri romantici con Letizia.

“Non abbiamo commenti da fare su questa questione” si è limitato a dire un portavoce del Palazzo Reale. Nel libro di Peñafiel, Del Burgo fa anche altre rivelazioni: sembrerebbe infatti che Letizia sia stata “il suo grande amore” e che la sua storia d’amore con la futura regina di Spagna iniziò nel 2002, quando lei era ancora una giornalista.

Del Burgo aggiunge che nel 2004 avrebbe voluto chiederle di sposarlo e che la invitò a cena nel giardino dell’Hotel Ritz: aveva un anello di fidanzamento in tasca, ma non glielo diede, perché Letizia gli rivelò di aver incontrato l’uomo che le avrebbe cambiato la vita, “un diplomatico”, probabilmente Felipe di Borbone.

I due si rividero a maggio, la sera prima del matrimonio: “Quando ci siamo incontrati, mi ha preso la mano e mi ha chiesto perché non le avessi mai chiesto di sposarmi”, racconta ancora Del Burgo, che ritrae Letizia come la figura dominante nella relazione. “Non ho risposto. L’ho incoraggiata più che potevo. L’ultima cosa che mi ha detto prima di salutarci è stata una supplica: “Non lasciarmi mai!‘”.

La storia d’amore finisce lì e gli ex amanti diventano molto amici. Tuttavia, Jaime rivela che nel 2010, all’epoca di una crisi nel matrimonio tra Letizia e Felipe, quando i due erano sull’orlo del divorzio, la relazione ricomincia: racconta di ore trascorse insieme, che la madre di Leonor e Sofia di Spagna sognava di scappare con lui negli Stati Uniti, di avere un figlio con lui “usando una madre surrogata a Los Angeles”.

Un sogno che non si sarebbe mai avverato perché all’epoca fu pubblicata su un giornale una foto del futuro re e della regina di Spagna che si abbracciavano a una regata.

La foto fece infuriare Jaime, ma Letizia si difese dicendo che l’aveva fatto per “proteggere la loro relazione”. Poi nell’agosto 2011, l’affascinante regina per qualche ragione non spiegata avrebbe deciso di interrompere bruscamente la relazione con una semplice telefonata.

Dopo lo scalpore suscitato dalle rivelazioni, lui non ha fatto marcia indietro: “Non cambio una virgola dei miei post cancellati”, ha scritto ancora su X. “Apprezzo i messaggi di coloro che hanno capito che avrò le mie ragioni. Non porto rancore verso coloro che hanno minacciato di uccidermi. Non mi sento orgoglioso. Ma la verità è quella che è. Riconosco un solo re in cielo, e il suo nome è Gesù di Nazaret. Egli mi giudicherà”.

Inevitabilmente i commenti sui social media si sprecano: “Con un po’ di fortuna vedremo scomparire contemporaneamente la monarchia spagnola e la corrida”, ha scritto qualcuno su X.

C’è chi ipotizza che la foto sia stata modificata digitalmente, chi giura che sia vera e fosse stata inviata dalla stessa regina in un gruppo di famiglia, ora utilizzata strumentalmente da Del Burgo.

Ma molti hanno accusato il cognato e lo scrittore di condotta vergognosa: “Quel che Jaime Del Burgo e Jaime Peñafiel hanno fatto a Letizia Ortiz è violenza sessista, che sia la regina consorte o la vicina del quinto piano: Violenza sessista e fascista, scusate la ridondanza”, ha scritto qualcuno.

Anche i repubblicani incalliti contestano il gesto: “Letizia può essere la mia nemica di classe ma anche la vittima di un crimine contro la privacy che si basa sul patriarcato. Se per porre fine alla monarchia devi usare del Burgo che viola il diritto alla privacy di una donna come vendetta, non contate su di me perché porre fine a un’istituzione atavica con metodi atavici non porterà con sé alcuna repubblica”, ha scritto Esther Lopez Barcelò, accademica di sinistra, scrittrice ed ex esponente politica.

Ma c’è chi pensa che le accuse di Del Burgo siano un mezzo per colpire Felipe, che gli elettori di destra accusano di aver concesso un altro mandato a Sanchez come premier (dopo il tentativo fallito di Alberto Feijoo, il capo del Partito Popolare conservatore).

Sanchez c’è riuscito ma solo con il consenso dei separatisti catalani, concordando con Carles Puigdemont l’amnistia per il leader separatista in esilio e anche per le centinaia di persone coinvolte nel fallito referendum del 2017 (un’amnistia che Sanchez aveva ripetutamente escluso prima del voto definendola incostituzionale). L’accordo ha diviso la Spagna, suscitato enormi proteste e ha lacerato la politica del Paese.

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