L’attrice statunitense Susan Sarandon ha risposto alle domande dei giornalisti durante una sua visita a Catanzaro. Al Magna Graecia Film Festival ha raccontato del suo legame con l’Italia e dell’impossibilità di riuscire a ottenere la cittadinanza.
Susan Sarandon in questi giorni è in Italia. L’attrice statunitense, 73 anni, è ospite in Calabria del Magna Graecia Film Festival. A Catanzaro, dove si svolge l’evento, ha parlato con i giornalisti e, come sua abitudine, non si è di certo nascosta. Ha, infatti, commentato con la sua tradizionale schiettezza anche temi delicati, come la guerra. Non solo: ha tirato qualche frecciatina a Hollywood e parlato del suo amore per l’Italia. Vorrebbe ottenere la cittadinanza italiana, ma la sua età glielo preclude: “Qualcuno mi può aiutare?”, ha chiesto.
Saradon a Catanzaro: “Vorrei essere italiana”
Come dicevamo, ai giornalisti che le chiedevano del suo rapporto con l’Italia e di come stesse vivendo i suoi giorni in Calabria, l’attrice ha risposto dimostrando grande amore per il Belpaese. “Amo l’Italia e mi piacerebbe portare con me l’olio d’oliva, ma ho solo il bagaglio a mano, purtroppo – ha ironizzato – Invece, parlando di cose più serie, vorrei tanto ottenere la cittadinanza. I miei fratelli potrebbero, ma a me l’ambasciata ha detto che sono troppo vecchia per richiederla. I documenti sono pronti e ho pure fatto una figlia a Roma, ma no, finora niente da fare, quindi lancio un appello: aiutatemi voi!“.
Sarandon ha, poi, parlato di una sua vecchia esperienza italiana. Nel 1970 venne, infatti, in Italia per girare La Mortadella, film di Mario Monicelli. I ricordi, però, sono molto vaghi: “Era il mio secondo film, avevo poco più di vent’anni e nessuno mai mi ha rivolto la parola durante la lavorazione, non capivo che succedesse. Parlavano tutti italiani e io sapevo che era arrivata Sophia Loren perché le stavano tutti attorno a provare le luci. Grazie, Mario, per avermi scelto, ma non ricordo nulla“.
Dalla guerra a Hollywood, idee molto chiare
L’attrice, come detto, non si è nascosta nemmeno di fronte a temi più spinosi. Lei, che è sempre stata un’attivista ed era in prima linea contro la Guerra in Vietnam, ha avuto parole di fuoco per la Nato. “Io sono contro le Guerre e credo che l’invasione in Ucraina sia iniziata molto prima – ha sottolineato –. La Nato è fuori controllo, non puoi mettere le tue basi a tutti i confini di un Paese e pensare che non succeda nulla. La diplomazia ha fallito, anche quando ad aprile gli Stati Uniti si sono rifiutati di negoziare. In realtà la guerra riguarda la Russia e i suoi rapporti con la Cina e a me si spezza il cuore“.
Susan non ha mancato, infine, di lanciare una frecciatina a Hollywood e alle sue dinamiche. “A Hollywood non interessa la politica, ma far soldi – ha concluso Sarandon –. Alla macchina produttiva dai fastidio se sei grasso o vecchio o non incassi al box office. Ormai è capitalista e controllata dalle aziende dei media. In termini di guadagni, poi, c’è ancora molta differenza tra uomini e donne. Certo, oggi molti producono progetti al femminile, ma non so quanto potere abbiano come minoranza, se non sei un uomo bianco etero“.