Le migliori barzellette da inviare come auguri ai tuoi più cari amici per strappare un sorriso ed essere originale
Il Natale è alle porte e, come ogni anno, siamo tutti intenti a scrivere i classici auguri ai nostri amici e parenti. Ma perché non rendere la festa ancora più divertente e originale? Invece di scrivere solo gli auguri, inviate anche delle barzellette! In questo modo, oltre a fare gli auguri, potrete far ridere i vostri cari e trascorrere momenti piacevoli insieme. In questo articolo, vi proponiamo alcune barzellette divertenti da inviare ai vostri amici per rendere il Natale ancora più speciale.
Dimentica i soliti doni di Natale, regala sorrisi con queste barzellette originali
Il Natale è alle porte e come ogni anno ci troviamo a dover scegliere i regali per familiari e amici. Ma perché limitarsi ai classici doni materiali quando si può regalare qualcosa di più prezioso e duraturo? Oggi vi proponiamo un’alternativa divertente e originale: invece dei soliti auguri di Natale, regalate barzellette ai vostri cari. Delle semplici ma efficaci battute possono essere la chiave per regalare sorrisi e buon umore in un momento di festa così speciale.
Ecco alcune idee per stupire i vostri amici con barzellette inedite e irresistibili.
Un bambino davvero ingrato
A pochi giorni dal Natale, gli operatori di un ufficio postale in un piccolo villaggio si imbattono in una lettera indirizzata a Santa Claus. Hanno qualche momento di indecisione prima di decidere di aprirla.
“Caro Santa Claus – leggono – ho 8 anni e mi chiamo Piero. Vorrei richiedere un dono. La mia famiglia è in condizioni di povertà, e quindi, al posto dei giocattoli, chiedo che mi mandi mille euro, così potremmo goderci un bel Natale”.
Questa lettera tocca i cuori di tutto il personale dell’ufficio postale. Ancora con le lacrime agli occhi, si uniscono per raccogliere dei fondi. Riescono a raggruppare 500 euro, che imbustano e inviano al giovane Piero.
L’anno seguente, nello stesso periodo natalizio, nello stesso ufficio postale, trovano un’altra lettera da Piero per Santa Cluas:
“Caro Santa Claus, sono Piero, quello che ti ha scritto l’anno scorso. Chiedo nuovamente lo stesso dono, ovvero mille euro. Apprezzo il tuo sforzo nell’esaudire il mio desiderio l’anno scorso, tuttavia quest’anno ti prego di inviare un assegno non trasferibile, dato che l’anno scorso quegli imbroglioni dell’ufficio postale mi hanno rubato 500 euro!”
Il regalo inadatto
Pinocchio s’imbatte in Babbo Natale, e il viso barbuto si rivolge al birichino di legno: –Dimmi, Pinocchio, apprezzi la creatura che ti ho consegnato?
Alla quale Pinocchio risponde: – A dire il vero, no, ti avevo richiesto un cane!
– Non c’erano più cani disponibili!
– Avresti potuto fornirmi un gatto!
– Purtroppo, anche i gatti erano esauriti.
– Capisco, ma su tutte le specie animali, perché mi hai dato proprio un castoro?!
La richiesta non era troppo chiara
Durante la notte della vigilia di Natale, Babbo Natale si avventura nel camino della famiglia Bianchi e si trova a guardare una casa piena di familiari e bambini. Contento della possibilità di donare regali ai bambini obbedienti, Babbo Natale chiede: “Chi di voi ha sempre ascoltato la mamma?” E tutti i bambini rispondono insieme: “il papà”!
Esiste o non esiste Babbo Natale?
Un bambino interroga il padre, un fisico di professione, circa l’autenticità di Babbo Natale.
Il padre medita un po’ prima di formulare la sua risposta:
“Considera che non esiste nessuna varietà di renna che possieda la capacità di volare. Tuttavia, ci sono ancora circa 200.000 specie di creature viventi che non sono state ancora catalogate. Anche se per lo più si tratta di insetti e microrganismi, non si può quindi escludere categoricamente l’esistenza di renne capaci di volare viste soltanto da Babbo Natale. Al mondo ci sono due miliardi di minori, ma poiché Babbo Natale consegna i doni esclusivamente ai piccoli delle famiglie cristiane, la quantità di lavoro si riduce al 15% del totale, ovvero approssimativamente 378 milioni. Con una media di 3,5 figli per ogni nucleo familiare, otteniamo un numero totale di 98,1 milioni di abitazioni. È ragionevole supporre che esista almeno un bambino meritevole per ogni casa. Babbo Natale ha a sua disposizione 31 ore per effettuare le consegne, grazie alla rotazione terrestre e ai fusi orari, il che corrisponde a circa 822,6 visite ogni secondo.”
“Questo vuol dire che per ogni famiglia cristiana che ha almeno un figlio obbediente, Babbo Natale dispone circa di un millisecondo per: parcheggiare (compito facile in quanto può posizionarsi sul tetto, esente dai divieti di sosta); saltare fuori dalla slitta; scendere dal comignolo; riempire calze; dispiegare il resto dei regali sotto l’albero di Natale; risalire dal comignolo; saltare sulla slitta; e volare verso la prossima destinazione. Se considerassimo una distribuzione uniforme delle case (cosa che sappiamo essere errata ma presa in considerazione per semplificare i calcoli), stiamo parlando di circa 1.248 Km per ogni tappa, e un viaggio totale di 120 milioni di Km. Questo suggerisce che la slitta di Babbo Natale deve viaggiare a circa 1.040 Km/secondo, il triplo della velocità del suono. Quindi, caro, la risposta è che è possibile che esista veramente, ma è altamente improbabile!”
Classico sui carabinieri
Durante la notte di Natale, due carabinieri si accorgono di un individuo sospetto che elude la sicurezza di una casa entrando attraverso il camino. Senza pensarci due volte, decidono di richiedere l’intervento di un’auto di servizio per affrontare immediatamente la situazione. Riescono a mettere le manette all’uomo, lo accompagnano in caserma e lo presentano al loro superiore, che è fuori di sé dalla rabbia. “Siete proprio incompetenti, capite? Non avete assolutamente la capacità di pensare? E poi ci sorprendiamo se circolano battute sgradevoli su di noi! È la notte di Natale, vedete un uomo che si intrufola in una casa con un sacco… non vi è passato per la testa che avreste potuto mettere in arresto Babbo Natale?”
Con i medicinali si guarisce tutto
È la vigilia di Natale e Babbo Natale si trova ad affrontare un grosso problema. Scopre che le sue renne non stanno affatto bene mentre controlla nella loro stalla, e le trova rovesciate sul pavimento. Allarmato, si affretta a chiamare il veterinario ed esclama: “Sono Babbo Natale, ho bisogno del tuo aiuto! Le mie renne non si sentono bene, potresti venire a dare un’occhiata per favore?”. “Non temere, arrivo subito là”, risponde il veterinario. Poco dopo, il veterinario arriva nell’abitazione di Babbo Natale, esamina le renne e somministra una compressa a ciascuna. In breve tempo, le renne si rimettono in piedi vivaci, pronte a distribuire i regali. Babbo Natale è stupito: “Dottore, come ha fatto?”. “Niente di più semplice, ho utilizzato il VOLTAREN!” risponde il veterinario.