Lo sapete che c’è un trucco WhatsApp che permette di sapere sempre quando qualcuno dei tuoi contatti sta parlando di te?
Tra le inquietudini sociali più diffuse c’è quella di potersi perdere degli eventi importanti. Si tratta di un vero e proprio disturbo conosciuto come Fomo e consiste nell’ansia sociale di essere tagliato fuori da un gruppo. La sperimentano soprattutto gli adolescenti ed esiste già da diverso tempo, ma si è acuita soprattutto da quando i social sono centrali nelle nostre vite. Proprio la paura di essere tagliati fuori da un contesto sociale è ciò che spinge i giovani e non a stare sempre connessi alla ricerca di novità riguardanti tutto ciò che interessa loro, specie se riguarda la propria cerchia sociale.
Un’altra delle inquietudini sociali, per certi versi collegata a questo timore, è la paura che qualcuno possa parlare alle nostre spalle. Facendo parte di un gruppo è normale che si possa essere al centro di una discussione tenuta da alcuni membri del gruppo, dunque il timore è che in queste si parli male o si sparli di noi. Esattamente come la Fomo anche il timore che si venga mal giudicati e criticati alle spalle è entrato a far parte del mondo dei social.
Su WhatsApp in particolar modo, questo timore è presentissimo. A favorire questa paura (nei casi più gravi paranoia o ossessione) è la natura stessa del social. La possibilità di creare gruppi alimenta sia il timore di essere esclusi che quello di essere al centro di critiche e giudizi malevoli. Per quanto si possa essere equilibrati e si riesca a mantenere i timori a bada, tutti noi almeno una volta nella vita abbiamo pensato di essere stati esclusi da un gruppo per una ragione specifica o che in questo gruppo nel quale non siamo stati inclusi si possa parlare male di noi.
WhatsApp, il trucco per sapere quando si parla di noi sull’app di Meta
Da qui nasce l’esigenza di sapere se c’è un metodo, o meglio un trucco, per essere al corrente di quando le persone parlano di noi. In verità l’app di messaggistica istantanea possiede una feature che consente di sapere quando qualcuno dei nostri contatti sta parlando di noi e dunque quando siamo coinvolti all’interno di un discorso. Tuttavia questa possibilità riguarda sì i contatti che fanno parte della nostra rubrica, ma solo all’interno dei gruppi di cui facciamo parte. In sostanza vi arriva una notifica ogni qualvolta qualcuno vi mensiona in una chat.
Se cercate un modo per spiare ciò che viene detto alle vostre spalle, invece, dovete rassegnarvi all’idea che non c’è un modo lecito per farlo. L’azienda stessa che offre il servizio – Meta – non potrebbe d’altronde offrire un simile strumento, perché si tratterebbe di una chiara violazione della privacy. L’atteggiamento migliore in questi casi è di abbandonare i timori e cercare di non pensare in maniera paranoica e ossessiva. Questo perché non siamo al centro della vita degli altri e anche qualora lo fossimo non è detto che si parli di noi in termini negativi.